Dare voce al cambiamento: concorso per giovani talenti

Di Rebecca Conti

 

Le nuove generazioni hanno molto da dire. Ma ancor più, hanno nuovi modi per farlo. È da questa convinzione che nasce il Premio “Reels-making & Storytelling”, il concorso nazionale che invita videomaker, storyteller e creativi tra i 18 e i 30 anni a raccontare, in forma audiovisiva, i contenuti della rivista Pedagogika[1]. Il contest si inserisce nel più ampio progetto dei “Cento linguaggi per l’educazione” un Premio che rivolgendosi a ragazzi e ragazze, ha come scopo la ricerca di modi e linguaggi sempre nuovi per parlare di educazione.

Ma di che cosa si tratta? Il concorso chiede ai partecipanti di realizzare un video in grado di raccontare, a scelta, uno dei tanti temi trattati in occasione del festival CultureLink. Il festival, svoltosi al MIND lo scorso settembre e organizzato in occasione dei 35 anni di Stripes[2], ha visto professionisti ed esperti di settore riunirsi intorno a tavole rotonde di discussione, creando uno spazio di dialogo interdisciplinare sulle principali questioni, attuali, del mondo sociale. Tecnologia, welfare, psicologia, robotica, salute: sono solo alcuni dei macro-temi intorno ai quali abbiamo costruito convegni e luoghi di confronto.

Facendo propria un’ottica multidisciplinare, competenza cruciale dl nostro tempo, il concorso nasce dalla consapevolezza del potenziale comunicativo delle immagini e delle storie, in grado di avvicinare il pubblico a temi globali e complessi, come la cooperazione internazionale, lo sviluppo sostenibile e i diritti umani. In un contesto in cui il linguaggio visivo assume un ruolo sempre più centrale, l’iniziativa intende identificare e ispirare nuovi talenti e rinnovare così il linguaggio della cooperazione, introducendo stili comunicativi e formativi innovativi in modo da raggiungere un pubblico più ampio e diversificato.

Proprio attraverso la stimolazione della creatività, lo scopo è quello di affidarsi ai giovani per raccontare storie di alto impatto sociale, offrendo al tempo stesso opportunità concrete di formazione e inserimento lavorativo. A tal proposito, il contest offre, oltre che premi in denaro, la possibilità di lavorare nella Redazione di Pedagogika, creando concrete opportunità di lavoro e collaborazioni con organizzazioni di cooperazione, ONG, enti pubblici e privati attivi nel settore.

Cosa il mondo della cooperazione ha ancora da dire alle nuove generazioni? Come avvicinare i giovani a questo mondo? È possibile effettuare una transizione da un linguaggio tradizionale editoriale ad uno digitale assicurando la qualità dei contenuti? In che modo creare un network di giovani professionisti in grado di dare visibilità ai temi sociali? Questi interrogativi guidano e orientano la nostra iniziativa e il nostro atteggiamento di ricerca.

Videomaker, filmmaker, documentaristi, content creators, giornalisti, scrittori, blogger e storyteller. E ancora, studenti e neolaureati in discipline legate alla comunicazione, al cinema, al giornalismo, alle scienze sociali e alla cooperazione internazionale: a loro, e a chiunque voglia essere protagonista del cambiamento ,il premio offre la possibilità-concreta- di esprimere la propria voce

 

CHI PUO’ PARTECIPARE: giovani tra i 18 e i 30 anni, appassionati di comunicazione, video e storytelling.
COSA SI RICHIEDE: la realizzazione di un breve video ispirato ai contenuti del progetto e numero Culture Link, pubblicato su Pedagogika.
TEMI PRINCIPALI: cooperazione, sviluppo sostenibile, diritti umani, welfare culturale.
PREMI: riconoscimenti economici e opportunità di collaborazione con redazioni, ONG e organizzazioni attive nel settore.
SCADENZA: 30 aprile 2025
INFO E BANDO COMPLETO: https://www.pedagogia.it/stripes/premio-100-linguaggi-2025/; premio100linguaggi@pedagogia.it

 

 

[1] Pedagogika.it è una rivista trimestrale di educazione, formazione e cultura, fondata nel 1997 da Salvatore Guida. Dedicata all’approfondimento di tutti gli aspetti legati alla pedagogia e, in particolare, ai percorsi educativi, ai programmi di formazione e al contesto culturale, la rivista si caratterizza per un approccio divulgativo ai temi selezionati dal comitato scientifico, così da evidenziarne la rilevanza esistenziale, sociale e pubblica. I temi privilegiati sono quelli che documentano la complessità, problematicità e pluralità proprie del contemporaneo ambito educativo eformativo. Con uno sguardo sempre attento alle dinamiche relazionali tra i generi, ai temi della cittadinanza, dell’incontro generazionale,dell’intercultura, dei processi partecipativi, creativi e democratici, Pedagogika si rivolge a insegnanti, genitori, studenti, educatori, psicologi, amministratori pubblici, dirigenti a vario titolo impegnati nel settore del sociale, della cultura e della formazione.
[2] Stripes è un’impresa sociale specializzata in ambito socio-educativo-pedagogico e assistenziale composta da oltre 600 persone. Inizia la sua attività con lagestione dei servizi per la prima infanzia ma negli anni 2000 sviluppa competenze anche in altri ambiti formativi, scolastici ede xtrascolastici gestendo servizi di educazione domiciliare, scolastica e di strada e creando (in collaborazione con diverse università italiane ed europee) lo Stripes Digitus Lab, il Centro internazionale di ricerca e innovazione sulla robotica educativa e le tecnologie digitali. Ma Stripes si occupa anche di disabilità, servizi per le famiglie, mediazione linguistica, facilitazione, comunicazione pubblica ed editoriale, nuove tecnologie e convegnistica.