Essere protagonisti del futuro
L’Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali ha organizzato il 15 Giugno scorso presso la Sala Biblioteca CNEL di Roma il seminario “Essere protagonisti del futuro: scenari di sviluppo per il ruolo degli assistenti sociali”, nel quale è stata presentata la ricerca svolta dal CENSIS.
La chiusura dei lavori è stata affidata al Ministro Della Solidarietà Livia Turco da sempre impegnata a sostenere il lavoro degli operatori sociali per i cittadini.
La ricerca, svolta dal CENSIS per conto del Consiglio Nazionale dell’Ordine, riguarda un’intervista fatta a circa 1000 assistenti sociali di tutta Italia e a molti testimoni privilegiati del mondo politico, istituzionale e della società sui temi riguardanti il processo di trasformazione della società che oggi coinvolge la professione degli assistenti sociali. La forte volontà di questi professionisti si manifesta attraverso un’ assunzione puntuale del proprio ruolo e della propria funzione in rappresentanza dei cittadini contrattualmente più deboli.
Questo avviene sia nella fase relativa alla costruzione dei servizi, sia nella fase relativa alla messa in rete degli stessi.
Tre sono le coordinate di questo impegnativo momento di trasformazione :
– La riforma dell’ “assistenza” in itinere (Disposizioni per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali), rispetto alla quale l’Ordine ha svolto una puntuale azione di proposte legata all’esperienza unica degli A.S. che con la loro cinquantennale presenza nei servizi pubblici e privati hanno assunto un ruolo cardine < nella nuova progettazione e gestione dei servizi.
– La riforma dell’Università verso l’ adeguamento ai curricula europei, dalla quale ci si aspetta il pieno riconoscimento della professione con l’istituzione della laurea anche di II livello: ciò ratificherebbe la cultura del servizio sociale e la proietterebbe verso un approfondimento della ricerca sociale, contribuendo inoltre ad eliminare quella connotazione residuale legata a un ruolo marginale che sempre hanno avuto i servizi alla persona e i cittadini in difficoltà , superando quindi di fatto il vecchio concetto di assistenza.
– La riforma degli Ordini Professionali, rispetto alla quale l’Ordine degli Assistenti Sociali si presenta con ottime credenziali. In tre anni di vita il Consiglio Nazionale ha portato a compimento una serie di mandati impegnativi contribuendo nei fatti ai compiti di Governo: l’esame di stato per i diplomati universitari è già alla terza edizione, il Codice deontologico vige da un anno e il tariffario che costituisce uno strumento indispensabile per proiettare la professione verso l’attività libero-professionale. Questo strumento orientativo ha necessitato di un forte ripensamento sui fini, sui contenuti, sulle modalità di tutti gli atti e di tutte le prestazioni professionali, e costituirà sicuramente, uno spunto alla riflessione da parte di tutti gli assistenti sociali contribuendo a sottrarli a forme di sfruttamento che in taluni casi sono evidenti anche nelle pubbliche amministrazioni. L’ordine ha fornito orientamenti su molti temi di grande impatto sociale, ed è entrato in organismi di rilevanza istituzionale, nazionali e locali, offrendo il contributo di un’esperienza peculiare nei servizi alla persona.
Al momento attuale all’Ordine va riconosciuto l’impegno per la realizzazione di una rappresentanza moderna, intonata ai bisogni della società e sui temi sociali di maggior rilievo.