Il sistema delle classi parallele

 

Il sistema delle classi parallele

Segregazione di ebrei. Ungheria, 1939

Dr. Kocsisné, Dr. Farkas Claudia

 

Il sistema delle classi parallele

Segregazione di ebrei. Ungheria, 1939

Dr. Kocsisné, Dr. Farkas Claudia

 

 

In Ungheria fra le due guerre la legislazione antiebraica significava un speciale terreno del lavoro del Parlamento. In questo tempo gli ebrei non erano piú considerati parte integrale della societá[i]. Vari segmenti della societá richiedevano „un cambio delle guardia”, cioé l’allontanamento degli ebrei dalla vita della societá ungherese[ii]. Il parlamento ha votato nel maggio 1939 una severa legge antiebraica, quella del 1939:IV. Art. della legge. La legge restringeva il ruolo e la possibilitá di vita degli ebrei nella vita pubblica, nell’economia, e nel campo intellettuale, concedendo agli ebrei il 6% di presenza[iii].

Riducevano significativamente il ruolo degli ebrei nel campo intellettuale,  considerando l’ influsso degli ebrei pericoloso e dannoso per gli ungheresi. A seconda della legge nei primi corsi delle universitá e degli istituti scolastici gli studenti ebrei ottenevano l’iscrizione solo fino al 6%. Con l’uso del “numero chiuso” volevano evitare “un incremento dannoso ed il rimpiazzo degli intellettuali ebrei”[iv]. Il numero chiuso ai sensi della legge 1939 si doveva applicare solo nelle universitá, ma nell’ istruzione secondaria no. Documenti confidenziali confermano peró che il Ministero di Religione ed Educazione voleva far convalidare il numero chiuso anche nelle scuole medie. Nei primi corsi delle scuole medie il numero degli scolari ebrei iscritti poteva arrivare ad un massimo del 6%, cioé in una classe di 40 studenti, potevano esserci 2-3 scolari ebrei.

L’ufficio V/I. del Ministero di Cultura e di Religione ha ideato “il sistema delle classi parallele”. La comunitá degli scolari veniva divisa in due parti sotto il segno della discriminazione di razza. Nel Liceo Imre Madách di Budapest, dall’ anno scolastico 1939/1940 volevano formare classi collaterali: nelle classi ”A” esclusivamente con scolari cristiani, nelle classi “B” con scolari ebrei. Il sistema delle classi
“A” e “B” sopravvisse fino al 1944.

Sorgevano anche preoccupazioni in rapporto alla formazione delle classi “A” e “B”. Gli ideatori si erano preoccupati soprattutto se poteva essere raggiungibile la diminuzione graduale della proporzione degli ebrei nella sfera delle universitá. Erano molto preoccupati anche per gli effetti psicologici della segregazione per la gioventù studiosa cristiana e per i professori. “L’isolamento – si puó leggere in uno dei documenti – non é produttivo per la gioventú studiosa cristiana. Per i professori potrebbe essere disincentivante e demoralizzante.”[v]

Gli ex-scolari del liceo d’élite Imre Madách hanno messo a mia disposizione generosamente i suoi ricordi di quest’ epoca. Grazie a Loro. Hanno cominciato lo studio nella “classe ebrea” in settembre dell’anno scolastico 1939/1940. Adesso hanno piú di 80 anni, vivono in Ungheria, negli Stati Uniti, in Australia. Tutti sono diventati uomini di successo.

Il Liceo Imre Madách metteva in opera un’istruzione elitaria, era un liceo di tirocinio, dove studiavano sempre molti ebrei. Per esempio nell’anno scolastico 1885/1886 il 58% degli studenti era ebreo (praticava la religione ebraica); nel 1899/1900 il 53%; nel 1900/1901 il 64%; nel 1915/1916 il 74%; nel 1935/1936 il 46%.

La divisione degli studenti ebrei dai loro compagni cristiani non causava scrupoli etici. Nel dicembre 1940 peró il direttore del liceo P. R. chiese la soppressione del sistema delle classi parallele al capo del Provveditore agli studi. Fece domanda di trasferimento delle “classi ebrei” dall’ anno scolastico successivo. Secondo lui le classi “B” riservate agli ebrei creavano problemi di tirocinio al liceo. I candidati, si puó leggere nella sua petizione, si fanno un’opinione falsa: per esempio sul comportamento, sul progresso, sulle rivalitá, sui disaccordi. E  gli ebrei prendono il posto dei cristiani.”[vi]  L’ufficio V/I. del Ministero di Cultura e di Religione nel dicembre del 1940 giudicava un errore la creazione delle classi ebraiche.[vii]

Nella classe “B” di Madách nell’ anno accademico 1939/1940 sono stati ammessi 40 scolari, ma non tutti eravamo ebrei. Alcuni, a norma della legge erano qualificati ebrei (“la definizione di ebreo” nelle varie leggi antiebraiche ungheresi é cambiata).

Gli scolari erano felici di essere qui. Molti sono stati assunti solo con protezione. M. G. I. racconta: “ho ed ho avuto sempre molti amici. Ma la fiducia immediata, il forte senso di comunione c’era solo con gli ex-compagni di scuola.”[viii] Gli ex-scolari di Madách conservano ricordi belli degli anni passati insieme, sono nate amicizie profonde, per tutta la vita, che nel clima di discriminazione sono diventate ancora piú strette.

Due storie distinte erano gli anni passati nel Liceo Madách. Naturalmente non era proibito il fraternizzare tra le classi “A” e “B”, ma non entravano in rapporti l’uno con l’altro. La separazione degli scolari ebrei dagli scolari della classe “A”  era contemplata con spavento e con totale passivitá” scrive un ex alunno “A”, con un passato storico conosciuto.[ix] Lui ricordava che i cristiani guardavano senza parole, forse non capivano tutto quello che é accadeva. Gli scolari, secondo i suoi ricordi, erano diventati impenetrabili, a buon diritto, perché non sapevano “che cosa si nascondesse negli altri”.[x]

Gli ex-alunni della classe “B” si ricordano concordemente che non hanno avuto nessun’ amicizia con le classi “A”. G. I. scrive che “tra gli scolari delle “A” e “B” non si sviluppò nessuna amicizia”.[xi]. Non facevano gite insieme, anzi alle partite del campionato di calcio erano totalmente isolati, non “furono mescolati” gli scolari neanche lá. Secondo H. I., in quegli anni “le classi “A” e “B” hanno vissuto su due pianeti differenti”.[xii]

Le aule delle classi erano in corridoi differenti. Il programma di didattica era uguale a quello delle classi cristiane, benché certe sezioni tecniche e alcuni corsi erano riservati solo agli scolari delle classi “A”. Per esempio gli ebrei non potevano frequentare il Circolo di Aeromodellismo Madách ed la Federazione dei Giovani Esploratori di Madách, non potevano essere guardie civile del Liceo Madách.

Nella classe “B” c’erano 4 cattolici e 2 protestanti. Gli altri, dice T. P. “erano parzialmente religiosi, e alcuni appena.[xiii] Nonostante era obbligatorio assistere alle funzioni per i giovani nel tempio in via Sebastiano Rumbach. T. P. Ricorda che lo chiamavano “tempio”, non sinagoga. “Tra gli scolari ebrei (o considerati come ebrei) non c’era nessun contrasto, non ci interessava questo fatto.”[xiv]

Nell’aula, sopra la lavagna, pendeva una croce. Gli scolari pregavano Dio all’inizio ed alla fine dell’insegnamento, in piedi. “Non recitavamo il Paternoster –  si puó leggere nelle sue Rimembranze – peró quella, essendo una preghiera ebrea, in teoria non avrebbe offeso la religione ebraica. In pratica peró gli ebrei si astenevano dal Paternoster, avendolo associato alle seccature della chiesa cattolica.”[xv]

L’educazione premilitare, dove si insegnava anche l’uso delle armi, era rimasta chiusa per loro. Al posto dell’educazione al servizio militare li preparavano al servizio del lavoro, fisicamente e nell’anima. C’era preparazione teorica ed esercizi campestri.

Tutti gli ex-scolari conservano ricordi dolorosi della preparazione al servizio del lavoro obbligatorio. W. A. che vive all’estero si esprime così: “quello che é accaduto nell’ ambito dell’ educazione premilitare si puó caratterizzare con una sola parola “absolutely antisemithic”.[xvi] Anche G. I. conserva di questo ricordi simili: “noi dovevamo marciare sulle vie e al comando “Aereo!”, mettersi bocconi spesso dove c’era molto letame cavallino sulla terra.”[xvii]

Anche la piú piccola infrazione era punita. Spesso dovevano zappare senza guanti o estirpare i cespugli di ricino. “Tutto questo era per i bambini ebrei un vero tormento”.[xviii] Dovevano recuperare le immondizie sul prato di Zugliget, alle “lezioni di premilitare”.

Secondo gli ex-scolari di Madách i professori hanno insegnato volentieri nelle classi “B”. Alcuni di loro non amavano gli ebrei, come per esempio il direttore del Liceo, ma non lo facevano sentire. Altri erano solidali con loro apertamente, simpatizzavano con gli scolari ebrei, organizzavano gite in comune.

Il 7 1944 aprile era l’ultimo giorno dell’insegnamento, da quel giorno gli ebrei dovevano indossare la stella di Davide. L’ occupazione tedesca finí la strana segregazione. L’anno scolastico non era ancora finito, ma gli scolari ebrei ricevettero il certificato di studi, cioé non si era perso l’anno scolastico.

Dopo il 1945 l’insegnamento iniziò in altra forma. I professori erano per lo piú altri insegnanti. Si formarono classi grandi “unite”, con gli scolari cristiani ed ebrei. Il numero delle classi originali “B” era diminuito a causa degli orrori della guerra. L’amicizia tra i cristiani e gli ebrei, peró, e su questo non c’é da meravigliarsi, secondo M. G. I. “non é iniziata.”[xix]

É spaventosa l’ indifferenza passiva che accompagnò l’introduzione delle classi “B”. Non vi era stato apertamente un segno di rivolta, da nessun parte. Strano era il comportamento degli studenti. Forse la conseguenza di questo comportamento passivo puó avere favorito l’effetto psicologico distruttivo della legislazione antiebraica incominciata in Ungheria dal 1938. In seguito della legge antiebraica del 1939 fu tagliato in due le comunitá scolastiche, “chiudendo in un ghetto gli scolari ebrei”.

 

Bibliografia

BALOGH L. (szerk.) (1994). A zsidó iskolaügy története Magyarországon. Neveléstörténeti Füzetek. 14. (trad.it.: Storia della scuola ebraica in Ungheria). Országos Pedagógiai Könyvtár és Múzeum, Budapest.

FEJTŐ F. (2000). Magyarság, zsidóság. (trad. it.: Ungheresi, ebrei ). MTA Történettudományi Intézete, Budapest.

K. FARKAS C. (2010). Jogok nélkül. A zsidó lét Magyarországon, 1920-1944. (trad.it.: Senza diritti. L‘ esistenza ebraica in Ungheria, 1920-1944). Napvilág Kiadó, Budapest.

K. FARKAS C. (2002): Parlamenti bizottsági viták a második zsidótörvény tervezete kapcsán I. (trad.it.: Discussioni di commissione parlamentare attorno al progetto di seconda legge antiebraica I. ) Holocaust Füzetek, 2002/15. sz. 69-87.

K. FARKAS C. (2002): Parlamenti bizottsági viták a második zsidótörvény tervezete kapcsán II. (trad.it.: Discussioni di commissione parlamentare attorno al progetto di seconda legge antiebraica II. ) Holocaust Füzetek, 2002/16. sz. 18-38.

KŐBÁNYAI J. (szerk.). (2000). A zsidóság útja (1848–1948). (Trad. it.: La via degli ebrei).  Esszék. Múlt és JövÅ‘,  Budapest.

MAKKAI J., NÉMETHY I.(1939). A zsidótörvény. (Trad. it.: La legge antiebraica). Királyi Magyar Egyetemi Nyomda, Budapest.

MURAKÖZI GY. (szerk.) (1981). Százéves a Madách Imre Gimnázium. (Trad.it.: Il Liceo Imre Madach ha cento anni). Athenaeum, Budapest.

Rimembranze:

G.I. (1998). Rimembranza

G.Gy. (2001). Rimembranza

H. I. (1999). Rimembranza

M. G. I. (1999). Rimembranza

R. G. (1999). Rimembranza

R. R. (1999). Rimembranza

T. Gy. (1998). Rimembranza

T. P. (1999). Rimembranza

W. A. (1998). Rimembranza

Fonti archivistici:

Magyar Országos Levéltár, Vallási és Közoktatásügyi Minisztérium Iratai (trad.it. Archivio Nazionale Ungherese, Scritti del Ministero di Religione e della Cultura), K 592-1940-3-54654



[i]           K. FARKAS C. (2002): Parlamenti bizottsági viták a második zsidótörvény tervezete kapcsán I. (trad.it.: Discussioni di commissione parlamentare attorno al progetto di seconda legge antiebraica I. ).

                Holocaust Füzetek, 2002/15. sz. 69-87.

[ii]          K. FARKAS C. (2002): Parlamenti bizottsági viták a második zsidótörvény tervezete kapcsán II. (trad.it.: Discussioni di commissione parlamentare attorno al progetto di seconda legge antiebraica II.) Holocaust Füzetek, 2002/16. sz. 18-38.

[iii]          K. FARKAS C. (2010). Jogok nélkül. A zsidó lét Magyarországon, 1920-1944. (trad.it.: Senza diritti. L‘ esistenza ebraica in Ungheria, 1920-1944). Napvilág Kiadó, Budapest.

[iv]              Magyar Országos Levéltár, Vallási és Közoktatásügyi Minisztérium Iratai (trad.it.: Archivio Nazionale Ungherese, Scritti del Ministero di Religione e della Cultura) K 592-1940-3-54654.

[v]              Ibidem.

[vi]              Ibidem.

[vii]             Ibidem.

[viii]            M. G. I. Rimembranza (1999)

[ix]        Rimembranza di T. L. In: MURAKÖZI GY. (szerk.) (1981). Százéves a Madách Imre Gimnázium. (Trad.it.: Il Liceo Imre Madach ha cento anni). Athenaeum, Budapest.

[x]              Ibidem.

[xi]              G. I. Rimembranza (1998)

[xii]             H. I. Rimembranza  (1999)

[xiii]            T. P. Rimembranza (1999)

[xiv]            Ibidem.

[xv]             Ibidem.

[xvi]            W. A. Rimembranza (1998)

[xvii]            G. I. Rimembranza  (1998)

[xviii]           T. Gy. Rimembranza (1998)

[xix]            M. G. I. Rimembranza (1999)