SCELTI PER VOI (ragazze e ragazzi)

A cura di SERENA BIGNAMINI

LUCA SCIORTINO
Vita di un albero raccontata da sé medesimo. L’ecologia spiegata ai bambini e alle bambine.
Edizioni Centro Studi Erickson, 2022, pp. 152, € 16.00
A partire dai 5 anni

Come sarebbe vedere il mondo dal punto di vista di un albero? Ma non di un albero qualunque… bensì di una quercia millenaria? Ha provato a raccontarcelo Luca Sciortino in questo simpatico libro con un’autobiografia di una quercia che immagina e descrive, educando allo stesso tempo bambini e bambine ai concetti fondamentali dell’ecologia.
L’autore è filosofo della scienza, divulgatore scientifico e scrittore. Scrive di scienza sulla rivista “Panorama” da oltre quindici anni e, tra le sue pubblicazioni con lo stesso taglio ironico e pungente, il libro Vita di un atomo raccontata da sé medesimo, tradotto anche in cinese, coreano e turco.
Anche con questo libro in cui ci racconta la vita di Gina Fronzuta vuole incuriosire, stimolare domande, aiutare a riflettere su quel bene prezioso che è l’ambiente che ci circonda.
Un testo arricchito da illustrazioni semplici di Noémie Risch-Vallier, più che altro disegni dal tratto delicato e dai colori leggeri, come quelli che ci aspetteremmo fatti da un bambino. E qua e là il testo è interrotto da una nota di colore con alcune parole e frasi in maiuscolo grassetto dal tono quasi dorato, che catturano l’attenzione e creano un ritmo incalzante nel testo.
E poi d’improvviso alla fine di qualche capitolo fa capolino una curiosità, l’autore interviene su una nuvola dallo sfondo verde a spiegare ai giovani lettori qualche dettaglio su come, ad esempio, gli scoiattoli creano il loro nido, o sulle querce che vivono più di mille anni, o ancora su che cosa sono la fotosintesi, la desertificazione, l’effetto serra e la biodiversità.
Protagonista di questa autobiografia è Gina Fronzuta, una simpatica, attenta, curiosa e loquace quercia che ha superato i mille anni di età, che racconta di come anno dopo anno ha incrementato gli anelli del suo tronco che è diventato sempre più forte e robusto delle sue avventure fin dalla sua nascita, da quando era solo una ghianda. Ci racconta di sé, degli animali che nel corso del tempo hanno creato le loro case e i loro ripari sui suoi rami; ci racconta del bosco delle sue creature e dei suoi contatti con gli esseri umani amici e nemici, dell’alternarsi delle stagioni, degli anni delle piogge, dei venti, dei fulmini e della siccità.
Una storia che apre a un punto di vista diverso, per insegnare a guardare il mondo con gli occhi delle tante specie che lo abitano e a confrontarsi e interrogarsi sul rapporto tra esseri umani e natura. Ma non solo, è una storia che fa riscoprire la forza della natura, il suo potere di risorgere anche laddove sembra non ci sia più speranza.
Una storia da leggere, ma soprattutto da raccontare, per imparare a guardare la natura che ci circonda e riuscire a riscoprirne la sua bellezza mozzafiato.
«Quando un albero nasce e cresce diventa una piccola parte della bellezza del bosco.
In quella notte glaciale ero incantata dalla varietà delle forme dei tronchi e dei rami che riflettevano la luce argentea della Luna.
Già immaginavo le magnifiche chiome di quegli alberi nella primavera seguente, quando sarebbero risorti. In una luce eterea li vedevo ergersi e stagliarsi nel cielo azzurro o oscillare e ondeggiare al vento. Ma i miei preferiti erano i giorni nebbiosi quando le foglie secche formavano un tappeto amaranto ai piedi degli alberi e il bosco pareva rivivere dopo l’arsura estiva.
Se desiderate sentirvi bene, care bambine e cari bambini, venite in cerca si un bosco in una notte di Luna piena. Ascoltate ogni suono, sentite il vento, guardate da ogni parte. La nostra vita notturna è una storia segreta che nessuno ha mai narrato».

 

KATIE DAYNES
Perché si muore?
Usborne, 2021, pp 12, € 11.50
A partire dai 4 anni

Bambini e bambine, si sa, sono curiosi per natura e una delle domande che più pongono agli adulti è “Perché?”. Vogliono sempre sapere il motivo di qualcosa, non si accontentano di una risposta scontata che non spiega loro il motivo di ciò che accade o di ciò che dovrebbero o non dovrebbero fare.
E di solito più sono piccoli più le domande che candidamente escono dalla loro bocca sono sfidanti per noi adulti: già trovare una risposta al “perché” che ci viene posto è difficile e anche quando ne troviamo una plausibile si pone un’altra sfida… e adesso come glielo spiego?
Perché fa freddo? Perché il sole è giallo? Perché tu vai al lavoro? Perché quel signore non ha i capelli?… Domande esistenziali, domande imbarazzanti, domande decisamente fuori luogo… i bambini non si fermano davanti a niente.
Ecco perché trovo davvero utile e simpatica la serie della casa editrice Usborne dedicata ai “Primi perché”: una serie di testi che affrontano alcune domande interessanti e che ci aiutano a dare una risposta ai nostri bimbi e bimbe curiosi.
Alcuni sono sicuramente più giocosi come il libro Perché la tigre ha le strisce?, altri ci aiutano a scoprire il mondo e i fenomeni fisici e scientifici come Perché sono utili le api? e Perché piove?, altri ancora affrontano tematiche importanti per la vita.
Di questi ultimi fa parte il testo Perché si muore?, dedicato ovviamente a una tematica centrale della vita degli esseri umani e il più delle volte delicata da affrontare con i bambini. Perché la morte causa dolore e quando i bimbi ne entrano in contatto per la prima volta, magari per la morte di un parente o anche solo per la morte di un animale domestico noi grandi facciamo sempre un po’ di fatica a spiegare il perché accade, forse perché, seppur ben consci di quello che è il “ciclo della vita”, da un punto di vista emotivo una ragione non riusciamo a darcela neanche noi.
Il libro ripercorre alcune delle domande che i bambini possono farsi relativamente alla morte, non solo degli esseri umani ma di tutti gli esseri viventi, come anche animali e piante: a domande dal tono più emotivo come “Perché parlano tutti a bassa voce?”, “Cosa devo dire?”, “E’ meglio se faccio finta di niente?”, “Dove è il nonno adesso?” si accompagnano domande più oggettive come “Cos’è un funerale?”, “Cosa succede al corpo di chi muore?”.
Le risposte come ci si può immaginare sono brevi ed espresse con un linguaggio semplice, ma non solo; infatti, sono nascoste sotto a delle alette che i bimbi devono sollevare per poterle leggere. Il libro è basato sul meccanismo del sollevo e scopro, ad ogni domanda corrisponde un’aletta da alzare per scoprire la risposta.
Ogni domanda e ogni risposta sono inoltre è accompagnate da delle simpatiche figure di animali del bosco (tassi, lepri, volpi etc.) che sono i protagonisti del testo e tramite loro le domande prendono forma agli occhi dei piccoli lettori.
Nonostante il tema, per noi facilmente accostato alla tristezza e al dolore, le immagini hanno dei colori brillanti e sfogliando le pagine la sensazione data dall’impostazione cromatica è quella di normalità e a tratti di allegria, forse proprio a voler ricordarci che la morte fa parte della vita.
Il libro illustrato è stato scritto dall’autrice Katie Daynes con la consulenza della psicologa infantile Sasha Lillie Lyons e rappresenta un valido supporto per gli adulti per affrontare un tema tanto difficile con i bimbi più piccoli. Parlare della morte si può e lo si può fare anche grazie a queste poche e leggere pagine.