Films of Sicily and Sardinia, di Daniele Marzeddu

Di MARIA PIACENTE

 

Daniele Marzeddu
Films of Sicily and Sardinia. Sulle tracce di D.H. Lawrence.
Edizioni LOW (Collana Blow up)
Pagine: 180, ill. in b/n
Prezzo: 22 €

Daniele Marzeddu è un fotografo di origine sardo-bolognese, vive a Northampton e ha firmato un volume molto interessante pubblicato da Edizioni Low, in uscita a inizio novembre 2024. Si tratta di un reportage fotografico sui luoghi siciliani e sardi che, nel 1921, lo scrittore e pittore inglese David Herbert Lawrence aveva visitato insieme alla moglie, la baronessa tedesca Frieda von Richthofen, anch’ella scrittrice. Il viaggio dei Lawrence era partito da Taormina e li aveva portati fino all’interno della Sardegna passando anche da Nuoro, alle pendici del monte Ortobene, probabilmente per il desiderio di incontrare Grazia Deledda, che cinque anni dopo avrebbe ricevuto il Nobel e che era evidentemente già molto nota nel panorama culturale italiano. Una distanza percorsa breve, tutto sommato, eppure ricchissima di spunti. In particolare, insieme ai ritratti naturalistici, di tutte quelle sfaccettature temperamentali ed emotive che David H. Lawrence seppe cogliere nelle persone incontrate e fissare in Sea and Sardinia quello che tutt’oggi è considerato un caposaldo della letteratura di viaggio.

Daniele Marzeddu ripercorre le tappe di questa avventura per il desiderio di seguirle, di farle proprie attraverso però una sorta di parafrasi contemporanea. Lo strumento di tale reinterpretazione è la fotografia, con la quale Marzeddu ri-narra lo sguardo di Lawrence nel 1921 e insieme narra il proprio sguardo sui medesimi luoghi. Le foto sono in bianco e nero e vengono accompagnate da un lungo testo, sia in italiano che in inglese, in cui Marzeddu continua ad esplorare e a lasciarsi toccare dall’anima delle due maggiori isole del Mediterraneo, le più splendide terre italiane in mezzo al mare. Come sottolinea nella prefazione Simon Hill, presidente della Royal Photographic Society of GB: «La Sicilia e la Sardegna di Marzeddu non sono semplicemente le terre del passato di Lawrence, ma anche i luoghi in cui Storia e modernità si incontrano. Le sue fotografie fanno dialogare l’antichità con la contemporaneità, dischiudendo un tempo e un luogo che sono tanto enigmatici oggi così come lo erano allora».
Accompagnate dalle visioni sonore (accessibili tramite apposito qrcode) del compositore Michele Bertoni, le fotografie di Marzeddu sono, a mio avviso, da ammirare sia prima che dopo aver letto il testo di accompagnamento, per rendersi conto di quanto comunichino anche senza le parole. Di quanti pensieri ed emozioni ispirino, di quanta immedesimazione trasmettano. Il protagonista implicito, paradossalmente discreto pur nella sua immensità, è il mare: anche quando non compare visivamente negli scatti, è idealmente sempre presente come fosse un’amorevole sentinella. Un angelo vegliante che abbraccia tutti i volti che si susseguono sulle sue sponde: tutti i tentativi umani – non solo quelli isolani, per la verità – in bilico tra tradizione e cambiamento.

Forse è anche l’immensità del mare a suggerire a Daniele Marzeddu la chiosa del suo suggestivo lavoro: «Ogni viaggio è sempre un’occasione di apprendimento: tramite le relazioni, le scoperte e gli incontri di vita reale, si impara a leggere il complesso linguaggio dell’Uno. Il viaggio non finisce mai».