Emilia Perez

Rubrica a cura di Federico Gaudimundo

 

Titolo: Emilia Perez
Formato: Lungometraggio – Fiction
Genere: drammatico, musicale, thriller
Produzione: Francia
Anno: 2024
Regia: Jacques Audiard
Durata: 132’
Dove: cinema

Sinossi
La brillante avvocatessa di Città del Messico, Rita Mora Castro (Zoe Saldana), non troppo riconosciuta nello studio per cui lavora, forse perché donna in una società ancora permeata di machismo, decide di licenziarsi per assistere un unico cliente: un boss del narcotraffico che ha deciso di cambiare vita cominciando dal cambiare sesso.
Rita aiuta Juan Del Monte ad inscenare la propria morte agli occhi del mondo e della famiglia e a diventare Emilia Perez per sparire e ricominciare la propria vita da presupposti totalmente diversi e nuovi.
L’incarico verrà portato a termine e lautamente ricompensato, ma le strade di Rita e Emilia sono destinate a incrociarsi nuovamente.
Non vogliamo anticipare molto di più della trama del film che merita di sorprendere ed emozionare lo spettatore senza filtri o pregiudizi.


Pedagogika Point of view (PPOW)
Candidato a numerosi Oscar, al momento non sappiamo se e quante statuette si aggiudicherà ma sappiamo di aver visto un’opera unica nel suo genere.
L’originalità del film di Audiard non sta, tuttavia (solamente) nella trama.
Perché buona parte dei dialoghi e delle situazioni del film sono cantate e ballate.
Il regista francese costruisce un musical originale e barocco, in cui i registri del dramma, della commedia, del film di denuncia sociale, dell’action, si intrecciano e si integrano grazie alla musica e alle canzoni producendo un’opera caleidoscopica originalissima e commovente. Al termine della visione non ci si capacita di come sia stato possibile, dati gli “ingredienti” proposti, che il risultato sia così ricco e coerente e tutto perfettamente “intonato”.
Il film parla principalmente di cambiamento e prova a capire se e quanto l’identità profonda di noi stessi sia impermeabile ai cambiamenti o viceversa sia ciò che ci muove e spinge a cambiare.
Il film tuttavia riesce ad affrontare, senza risultare confuso o superficiale, questioni cruciali come le ingiustizie sociali, le tematiche di genere o quelle che riguardano la comunità LGTBQ+. Lo fa con una ricchezza espressiva e visiva, con un tripudio di musica, danze e coreografie che incantano. Zoe Saldana è semplicemente perfetta magnetica e coinvolgente nell’interpretare la splendida colonna sonora.
Lasciatevi travolgere ed emozionare da Emilia Perez, assecondatene le imperfezioni e le esagerazioni e non ve ne pentirete.
Imperdonabile guardare il film con il doppiaggio italiano.

 

 


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