Appello dei docenti di discipline audiovisive

Il Comitato Nazionale della CDC A007 (discipline audiovisive e laboratorio) ha pubblicato il seguente testo per informare l’opinione pubblica del mondo scuola sulla disparità di trattamento che la stessa classe di concorso sta vivendo alla luce anche degli ultimi risultati dei concorsi e delle immissioni in ruolo.

 

Il Comitato Nazionale di Discipline Audiovisive della classe d’Insegnamento A-07 chiede al Ministero dell’Istruzione e del Merito di mettere fine alle discriminazioni che ormai da alcuni anni si perpetuano a questa classe di concorso.
Si ricorda che il suddetto insegnamento è previsto nei Licei Artistici ad indirizzo Audiovisivo e Multimediale, nei Professionali Nuovo Ordinamento ad indirizzo Servizi Culturali e dello Spettacolo e nei Tecnici ad indirizzo Grafica e Comunicazione.
Si riporta il caso verificatosi in una scuola secondaria di secondo grado, situazione che chiaramente si ripete su tutto il territorio nazionale. Nella scuola x sono stati attivati due indirizzi, Liceo Artistico ad indirizzo Audiovisivo e Multimediale e il Professionale nuovo ordinamento Servizi Culturali e dello Spettacolo. Nel professionale c’è la classe di concorso A-61 a cui sono affidate le materie teoriche di Linguaggi e Progettazione –  tenendo presente che i suddetti docenti non hanno un titolo accademico specifico, dato che questa classe d’insegnamento si ottiene con qualsiasi laurea magistrale con l’integrazione dell’accertamento dei titoli professionali, da parte di una commissione regionale – e la classe d’insegnamento A-07 cui è affidata la materia Tecniche fotografiche e dell’audiovisivo, di natura tecnico pratica. Non sarebbe corretto affidare quest’ultima materia alla A-61 data la sua natura professionalizzante e tecnica, piuttosto che alla A-07 che è l’unica classe d’insegnamento, ad oggi, che ha i titoli accademici specifici (Laurea Magistrale LM65/LS73 “Scienze dello spettacolo e della Produzione Multimediale”) più teorica e progettuale?
Nel peggiore dei casi, invece, nei Professionali si trovano solo docenti di A-61 e nessun docente di A-07. O ancora meglio, se non peggio,  si trovano docenti di A-61 che insegnano tre materie nella stessa classe, facendo venire meno i criteri di oggettiva valutazione della stessa, per non parlare di altri problemi e dinamiche che lascio a voi immaginare.
Il Comitato chiede che si forniscano tutte le misure e le indicazioni che tutelino i docenti discriminati di       A-07, sia riguardo alla distribuzione e assegnazione delle cattedre, sia sotto il profilo di chances lavorative, auspicando che codesto Ministero voglia indicare a tutti i propri organi sottordinati di procedere nel rinnovare, in modo adeguato, gli organici delle discipline in oggetto mediante l’utilizzo della cdc A-07 e non più attingendo da A-10 non prevista dalla norma, o da A-61 che ha una natura tecnico pratica e non teorica-grafico/progettuale.

 La legge non dichiara che per non creare discriminazioni andrebbero attuate entrambe le classi di concorso al 50%?
Ora, sarebbe opportuno riportare invece cosa succede nei Licei Artistici ad indirizzo Audiovisivo e Multimediale. Qui, si ritrovano solo docenti di A-10 di Discipline Grafiche, che sottolineiamo non hanno nulla a che vedere con l’Audiovisivo, due mondi della comunicazione assolutamente differenti. Secondo il Dm 259/17 e il Dm 39/1998(vecchio ordinamento) solo gli ex7/A ( ovvero più specificatamente ex 3/A, ex 3/D, ex 4/D, ex 10/D) che hanno conseguito il titolo accademico entro il 1° settembre 1991 –  per l’insegnamento di Arte dell’animazione, Arte dello sviluppo e stampa del cartone, Arte della ripresa cinematografica e montaggio – possono insegnare Discipline Grafiche e anche Discipline Audiovisive e Multimediali, ma NON GLI ATTUALI docenti di Discipline Grafiche di A-10.  Infatti, in contrapposizione a quanto appena riportato, nelle scuole si ritrovano puntualmente SOLO  docenti di  A-10 (anche se hanno conseguito il titolo dopo il 1991), che si spacciano di essere ex7/A, ma in realtà non hanno i titoli accademici specifici e nemmeno l’abilitazione sulla classe di concorso di Discipline Audiovisive, contravvenendo alla legge con la complicità degli USR, dei Dirigenti Scolastici e dei funzionari delle segreterie che dovrebbero attenersi ad applicare scrupolosamente la norma e verificare i titoli. Dunque, solo gli ex 7/A ad esaurimento possono insegnare Discipline Audiovisive e Multimediali e relativo laboratorio. Per cui, se in un liceo artistico vi è un ex 7/A, al momento del pensionamento – o in caso di una nomina per supplenza – questo posto NON DOVREBBE ASSOLUTAMENTE essere coperto da un A-10, ma dovrebbe essere assegnata ad un A-07, così come è riportato sul DM 259/17.
Spiegati i malintesi, il Comitato ovviamente sta già procedendo con controlli a tappeto in tutte le scuole d’Italia che hanno attivato questi indirizzi, con accesso agli atti agli A-10 per verificare che siano realmente ex 7/A, esposti, denunce al Ministero, agli USR, ai DS e alle segreterie scolastiche. L’azione legale messa in atto dal Comitato non si arresterà, sino a quando non verrà applicata correttamente la normativa.
Sarebbe ora che il Ministero del MERITO intervenisse, se di MERITO si può parlare, per non creare ulteriori discriminazioni e malintesi con i laureati di Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale. Se il Ministero non  volesse mettere la parola fine e il punto a questa storia, sarebbe allora il caso, di affidare anche ai laureati LM-65 e LS-73 la classe d’insegnamento A-10, perché i laureati di Accademia di Belle Arti posseggono in automatico, il più delle volte, senza aver nemmeno sostenuto un esame di cinema, la A-10, la A-07 e la A-61. Si chiede a questo punto che anche i laureati in A-07 possano aggiungere le altre due classi di concorso in automatico.

Il Comitato chiede giustizia, altrimenti farà di tutto per smantellare, pezzo dopo pezzo questo sistema fatto di bugie, impreparazione, discriminazione e iniquità. Chiede tutela del Diritto al Lavoro dei docenti interessati, comportando così anche un generale beneficio rispetto alla qualità didattica e nel rispetto delle linee guida dell’insegnamento delle Discipline Audiovisive.