Il rito della maturità e l’alibi dell’immaturità (da “Vita”)
Pubblichiamo il contributo di Dafne Guida – presidente della cooperativa sociale Stripes – che la rivista Vita ha ospitato il 20 giugno 2023, primo giorno degli esami di maturità: https://www.vita.it/it/article/2023/06/20/il-rito-della-maturita-e-lalibi-dellimmaturita/167191/
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È tempo di maturità. Ragazze e ragazzi si avventurano per le strade dell’adultità. Sono adeguati? Sapranno farcela?
È davvero sorprendente come la società si affretti a colpevolizzare i giovani per la mancanza di fiducia nel futuro, senza riflettere sul proprio ruolo nella loro disillusione. Dimentichiamo che siamo noi adulti, noi educatori a dare forma al mondo che offriamo loro. Dall’infanzia, i ragazzi sono bombardati da messaggi negativi riguardo al futuro: crisi economiche, instabilità politica, cambiamenti climatici, conflitti bellici, epidemie. Abbiamo insegnato loro a dubitare, a temere il domani. E ora ci lamentiamo che manchino di fiducia?
Mentre i giovani lottano per trovare la loro strada alternando pose nichiliste a desideri trasgressivi generati dai social media, mentre immaginano un lavoro che ancora non esiste e provano a mettersi in gioco, li osserviamo con sospetto, sminuendo i loro sforzi e considerandoli immaturi. La nostra paura di cedere il potere ci impedisce di dar loro spazio, limitando così le loro opportunità di crescita e responsabilizzazione. La nostra tendenza a generalizzare e a considerare i ragazzi una categoria stereotipata ci impedisce di coltivare fiducia nei loro confronti.
Ma ogni giorno nei servizi educativi, nei centri di aggregazione, nelle scuole incontriamo ragazzi che ci chiedono di dar loro qualcosa in cui credere e per cui provare desiderio. È tempo di invertire la tendenza. I giovani meritano l’opportunità di dimostrare il loro valore, di contribuire al cambiamento. Dobbiamo sostenerli, ascoltarli e dare loro voce. Investire pensiero e denaro nei loro progetti, rischiare con loro e per loro.
Sì, la fiducia nei giovani è l’unica via percorribile. Dobbiamo dimenticare le lezioni apprese dalla storia e abbracciare il concetto che l’immaturità è solo un mito. Sento già qualche adulto sconsolato obiettare: “La nostra unica speranza è dunque mettere il destino nelle mani di chi fa le foto ai cibi e le condivide sui social media?”. Sì, solo allora potremo dire che abbiamo fatto tutto il possibile per aiutare i ragazzi che si affacciano all’età adulta.
In fondo, cosa potrebbe andare storto? Potrebbero diventare come noi? Diamo fiducia ai giovani, perché con un po’ di fortuna e una dose di sana ironia, potrebbero sorprenderci tutti.