Premio Liceo Berchet – prima edizione

Il “Preside” torna a scuola: a Paolo Bosisio il “Premio Berchet”

Liceo ginnasio “Giovanni Berchet” in collaborazione con Fondazione La Società dei Concerti

Va al regista, docente universitario e attore Paolo Bosisio, Preside nel docu-reality “Il Collegio” su Rai 2, la prima edizione del “Premio Berchet”. La consegna venerdì 26 gennaio, ore 20, in una serata di parole e musica al Conservatorio di Milano: un dibattito sulla scuola di ieri e di oggi, moderato da Alessandro Cannavò e intercalato da celebri arie d’opera.

Per una sera, Paolo Bosisio, il Preside nel fortunato docu-reality di Rai 2 “Il Collegio”, torna idealmente allievo: l’istituto che ha frequentato da ragazzo, il Liceo Classico Giovanni Berchet di Milano, ha deciso di assegnargli la prima edizione del Premio Berchet, destinato a ex allievi che si siano distinti nella cultura e nell’arte. A consegnargli il riconoscimento in una serata tra parole e musica, venerdì 26 gennaio, ore 20, nella Sala Puccini del Conservatorio di Milano (via Conservatorio 12, ingresso libero con prenotazione all’indirizzo premio@liceoberchet.edu.it), sarà il “vero” attuale preside del liceo, Domenico Guglielmo.

“Siamo felici che un artista e un docente di fama come Paolo Bosisio abbia accolto il nostro invito – dichiara Domenico Guglielmo -. Il Liceo Berchet ha una storia ultrasecolare, è nato nel 1911, e questo nostro Premio vuole ricordare l’importanza e l’incisività della sua missione formativa, nel cuore del tessuto culturale e civile del Paese. Tra allievi e docenti famosi, nelle nostre aule sono passati Luchino Visconti e don Luigi Giussani, Mario Untersteiner e don Lorenzo Milani, Lelio Basso, Walter Molino, Oreste Del Buono e Rosa Calzecchi Onesti… E’ importante che ora questa storia, intrisa di valori profondi, sia un messaggio di incoraggiamento, un viatico per i giovani di oggi: un bell’esempio anche per i ragazzi che in questo periodo devono iscriversi alle superiori, perché la testimonianza di un allievo del passato valga come apertura di prospettive per il futuro dei giovani dei nostri giorni. Così, per sottolineare il significato e l’attualità della nostra proposta formativa, abbiamo pensato di accendere i riflettori su un ex allievo che, con la sua attività e i suoi successi, ha sempre tenuto alto il nome del nostro liceo e della scuola italiana in generale”.

Paolo Bosisio, 74 anni, milanese, laureato in Lettere e Filosofia nell’Università degli Studi, è stato assistente di Luchino Visconti, Fantasio Piccoli e Giorgio Strehler, è attore e regista, in teatro e in tv; è stato direttore artistico del Teatro del Vittoriale degli Italiani e del Teatro Giacosa di Ivrea, oltre che di numerosi Festival di opera e danza. Ha insegnato Storia del teatro e dello spettacolo nell’Università degli Studi di Milano e nella Scuola d’arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano, è stato professeur associé alla Sorbona di Parigi, con impegni di insegnamento negli atenei di tutto il mondo, da Harvard a Cracovia, da Shangai a San Francisco, da Stoccolma a Toronto. Come regista, Bosisio ha messo in scena opere di Mozart, Rossini, Donizetti, Verdi, Puccini, Mascagni, Leoncavallo, Bizet. Oltre ai molti saggi di argomento teatrale, ha pubblicato anche un libro di ricordi scolastici, “Quando il preside portava il grembiulino” (Electa Junior, 2021), quasi il preludio di questa serata milanese. “Questo Premio – ha dichiarato Paolo Bosisio – mi riporta alla mente anni felici della mia gioventù. Del Berchet, che ho frequentato negli anni Sessanta, ho ricordi vivissimi: di studio intenso, ma anche di grandi amicizie, entusiasmo e spensieratezza”.

Nella serata in Conservatorio, in Sala Puccini, sarà il preside Domenico Guglielmo a consegnare il riconoscimento a Bosisio. In dialogo con Alessandro Cannavò del Corriere della Sera, Bosisio e Guglielmo, il preside della fiction e il preside “vero”,  discuteranno poi della scuola di ieri e della scuola di oggi, tra memorie, testimonianze, problemi e prospettive, sul crinale della formazione e della cultura nell’Italia di oggi. Contrappunto a questo dialogo, una serie di interventi musicali, curati dalla “Fondazione La Società dei Concerti”, con un’attenzione particolare alla ricorrenza dell’anno pucciniano: i soprani Young Ju Kim, Ivanna Speranza e Yeajin Jeon, con il baritono Hao Tian si avvicenderanno in arie di Giacomo Puccini (“Donde lieta” da “La bohème”, “Vissi d’arte” da “Tosca”, “Un bel dì vedremo” da “Madama Butterfly”, “In questa reggia” da “Turandot”), Verdi (“Tacea la notte placida” da “Il trovatore”, “E’ strano…” e “Di Provenza il mare e il suol”  da “La traviata”, “Eri tu che macchiavi quell’anima” da “Un ballo in maschera”); al pianoforte, Sebastiano Benzing, sedici anni, studente del Berchet (Prima Liceo, sezione E).

Per informazioni:
Chiara Pisoni
premio@liceoberchet.edu.it
Tel. 347 322 8214

Fondazione La Società dei Concerti
Tel. 02 66984134 / info@soconcerti.it