E-LEARNING… OLTRE LA DIDATTICA A DISTANZA

Di ANDREA MAGGIONI
(Referente E-Commerce e Progettazione, Digitus Lab)

e MATTEO CONTI
(Educatore e formatore Robotica Educativa e Tecnologie Digitali, Digitus Lab)

Se dovessimo indentificare degli aspetti positivi lasciatici in eredità dal periodo post-pandemico, uno certamente potrebbe essere la diffusione massiccia della formazione con modalità alternative alla lezione frontale classica, che ha sempre contraddistinto l’ambito educativo. Attualmente esistono diverse piattaforme didattiche – scaricabili su internet come applicazioni, o utilizzabili da browser – che sono degli ottimi strumenti per insegnare ad utilizzare i dispositivi elettronici ai bambini direttamente da casa: tra giochi, esercizi e indovinelli, c’è modo di imparare molte nuove nozioni.

E-learning: cos’è e come funziona?

Con il termine e-learning, ovvero apprendimento (learning) online (electronic), si intende l’uso dei dispositivi e tecnologie elettroniche che, grazie ad innumerevoli risorse e servizi, sono in grado di facilitare l’apprendimento. Lo strumento che permette la fruizione delle risorse didattiche e lo sviluppo di attività formative è il software LMS (Learning Management System), che permette alle piattaforme e-learning di erogare i corsi online grazie alla creazione di aule virtuali, cioè degli ambienti formativi specifici. La stessa formazione a docenti, educatori ed enti che Stripes Digitus Lab realizza da anni, mira sempre più ad essere erogata in modalità integrate e supportate dalle piattaforme tecnologiche: proprio in tale ottica è nata StripesFormazione, una nuova piattaforma tecnologica LMS.

L’e-learning fonda le sue radici nella modalità di apprendimento attivo (active learning), ovvero tutte le tecniche di insegnamento che si basano sull’imparare facendo (learning by doing). L’active learning mira alla creazione di un ambiente d’apprendimento che rafforzi la capacità di pensiero e l’esplorazione e, così, faccia acquisire nuove conoscenze. I metodi più conosciuti di active learning sono: il brainstorming; il role playing (la rappresentazione scenica di una situazione immaginaria che incentiva nel gruppo di lavoro una maggiore capacità di problem solving ); la progettazione del lavoro; giochi di ruolo. Queste attività, come continuano ad evidenziare gli studi scientifici, permettono una maggiore comprensione delle informazioni e, richiedendo l’impegno attivo nella lezione da parte degli alunni, incentivano anche lo sviluppo di competenze sociali importanti. D’altra parte è ormai sempre più condiviso che la metodologia di apprendimento più classica della cosiddetta “lezione frontale” non risponda più, da sola per lo meno, alle esigenze delle nuove generazioni. Varie teorie, partendo dalle intelligenze multiple di Gardner fino ai diversi stili cognitivi di Cornoldi (Cornoldi et al., 2001), forniscono le basi teoriche per farci comprendere che ognuno di noi può apprendere in modi differenti. Dalla constatazione per cui non rispondiamo agli stessi stimoli nei medesimi modi e, dunque, dalla necessità di trovare diverse modalità di apprendimento, l’e-learning può offrire alcuni importanti vantaggi.

  • Didattica a misura dello studente: l’alunno gestisce in autonomia il proprio studio, abbattendo le barriere di spazio e di tempo; così accede alle risorse formative come e quando desidera.
  • Costi bassi: per produrre ed erogare un corso in modalità e-learning, i costi sono contenuti e comunque inferiori.
  • Apprendimento facilitato e più coinvolgente: attraverso feedback, discussioni con l’insegnante e compagni.

Tuttavia, sarebbe poco realistico affermare che l’e-learning porti con sé solo vantaggi.

Anche se è – e sarà – uno strumento sempre più fondamentale per le generazioni future, molto spesso le piattaforme e i diversi enti di formazione, pur di vendere un prodotto, abbandonano l’aspetto qualitativo dei contenuti didattici, puntando solamente su acquisizione di certificazioni e facilità di fruibilità dei contenuti. Ciò si traduce nel pagamento per l’ottenimento di una certificazione senza reale apprendimento e, molto spesso, anche senza una reale verifica del processo di acquisizione delle competenze.

Bisogna pertanto esercitare un certo spirito critico per valutare quali strumenti non siano solo un prodotto meramente commerciale.

Se utilizzato in maniera scorretta, altro aspetto negativo dell’e-learning è la mancanza del contatto umano e, di conseguenza, della possibilità di discutere e approfondire gli argomenti. E’ però necessario specificare che non è così in tutti i casi: molti strumenti di e-learning cercano, infatti, di facilitare un rapporto tra docenti e discenti che, seppur a distanza, favorisca lo scambio di opinioni e la possibilità di approfondire aspetti specifici degli argomenti trattati.

Proprio a tale proposito, come Stripes Digitus Lab ci permettiamo segnalarvi uno strumento interessante: E-Learning for kids, una piattaforma che prende il nome dalla fondazione senza scopo di lucro che l’ha creata. Si tratta di una piattaforma gratuita; coloratissima; dedicata ai bambini dai 5 ai 12 anni; in inglese – pensata altresì come uno strumento intuitivo per imparare la lingua – con anche una versione in spagnolo. Le risorse didattiche sono suddivise per età, o ambito disciplinare, tra cui matematica, scienze, educazione alla salute e anche informatica. Offre anche una comunità dei genitori, una sorta di blog in cui educatori e genitori si scambiano idee, condividono innovazioni didattiche e l’interesse comune per l’infanzia.
Come già si accennava, delle tante piattaforme e siti che permettono l’utilizzo dell’e-learning direttamente da casa, è sempre più importante saperne identificare tutte le opportunità, così che i bambini possano imparare ad utilizzare non solo in funzione ricreativa, ma soprattutto in maniera costruttiva.