Aspettando CultureLink… 4. QUALI SOGLIE DAGLI 0 AI 6 ANNI?

Di PAOLA NAVOTTI

Come immaginare il lavoro educativo nella fascia dagli 0 ai 6 a partire da uno sguardo pedagogico materialista ed ecologico? Il punto di partenza di tale approccio parte dall’osservazione di tutto ciò che circonda i bambini per capire come gli adulti possono aver cura dei più piccoli. L’attenzione a spazi, tempi, corpi, simboli, ritualità e procedure permette all’adulto di concentrarsi su tali variabili pedagogiche e di decentrarsi da un approccio bambino-centrico. Per far ciò, le educatrici e gli educatori sono chiamati ad ampliare lo sguardo, approfondendo non solo i rapporti con i piccoli a loro affidati, ma anche con le loro famiglie, così come con le istituzioni del territorio e della comunità ambientale.

Innanzitutto su una simile gestione di servizi educativi rivolti alla prima infanzia, la cooperativa sociale Stripes ha iniziato 35 anni fa ad acquisire le proprie competenze, arrivando oggi a curare numerosi progetti e attività didattiche e formative. L’idea alla base è tanto semplice, quando affatto scontata: curare – fin dalla nascita di un bambino – la sua abituale rete di relazioni, è ciò che garantisce benessere, stabilità e continuità. Al centro di un servizio c’è sempre un bambino – portatore di diritti, risorse, competenze, specifici bisogni – e il suo contesto familiare. Da quest’ultimo innanzitutto, prima ancora che dal contesto educativo esterno, dipende la proposta di una dimensione comunitaria. Gli educatori di Stripes addirittura identificano nel benessere comunitario l’obiettivo più alto da raggiungere nella progettazione pedagogica dei propri servizi. Da qui dipende tutto, cioè un percorso educativo in cui le varie soglie da attraversare siano porte aperte, piuttosto che muri sbarranti. Proprio a questo tipo di benessere e a un contesto relazionale che non abbia paura dei cambiamenti e dei processi evolutivi, CultureLink (nuovo festival di educazione, formazione, cultura e innovazione sociale, organizzato dalla cooperativa sociale Stripes per i suoi primi 35 anni di attività) dedica un incontro prezioso – SABATO 5 OTTOBRE – dal titolo “QUANDO LE SOGLIE (NON) DIVENTANO MURI”. DAFNE GUIDA (Presidente e Direttrice Generale di Stripes) e VALERIA CAENAZZO (Responsabile Area 0/6 Stripes) modereranno 7 illustri relatori: ANDREA ORLANDI (Sindaco del Comune di Rho); PAOLO BIANCHI (Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Rho); GUIDO CICERI (Direttore SER.CO.P.); ALESSANDRO FERRANTE (Professore Associato di Pedagogia presso l’Università Milano-Bicocca); MATTEO BROGNOLI (Pedagogista Stripes Coop); SILVANA BUONO (Consigliera e Responsabile Area pedagogica-educativa Cooperativa Coccinella di Trento); PAOLO LANDI (Direttore Cooperativa La Città della Luna di Salerno).

Un appuntamento da non perdere, per il quale prendiamo a prestito le indimenticabili parole di Rainer M. Rilke nelle sue Lettere a un giovane poeta: «Lei è così giovane […] e io vorrei pregarla quanto posso di aver pazienza verso quanto non è ancora risolto nel suo cuore, e tentare di amare le domande per se stesse, come stanze chiuse a chiave e libri scritti in una lingua sconosciuta. Non cerchi ora risposte, non possono venirle date perché non sarebbe in grado di viverle. E di questo si tratta: di vivere tutto. Viva le domande ora. Forse a poco a poco, senza quasi notarlo, si ritroverà a vivere un giorno lontano dentro la risposta».

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