Aspettando CultureLink… 7. PIU’ CO-PROGRAMMAZIONE, PIU’ WELFARE?
Con l’art. 55 che nel 2017 è comparso nel Codice del Terzo Settore, il legislatore nazionale ha impegnato amministrazioni pubbliche e terzo settore ad attuare sistematicamente gli strumenti di co-programmazione e co-progettazione, assumendoli al ruolo di “nuovo” paradigma della relazione tra amministrazione pubblica, cittadini e società civile. Tale concezione più collaborativa e paritaria dei rapporti tra Stato ed enti del Terzo settore è stata consolidata nella sentenza della Corte Costituzionale del 2020. In questi quasi cinque anni, sono davvero cambiati i rapporti che i sopracitati attori possono svolgere nella costruzione del welfare locale?
La consapevolezza dell’importanza di agire insieme si sta affermando sempre di più – sia negli enti statali, che in quelli del terzo settore – per il contesto assai problematico che il nostro mondo sta attraversando. Guerre, inflazione, cambiamento climatico, trasformazioni sociali, nuove povertà emergenti: tanti e tali sono i bisogni dell’oggi, che le risorse necessarie per affrontarli richiedono l’impegno di quanti più interlocutori possibili.
Il nome più adatto a significare tutto questo è “Amministrazione condivisa”: la sfida è collaborare fin all’ideazione dei progetti, rendendoli così generativi di politiche sociali capaci di leggere i bisogni effettivi delle persone e di darsi obiettivi più equi ed inclusivi per affrontarli.
A tutto questo, CultureLink (nuovo festival di educazione, formazione, cultura e innovazione sociale, organizzato dalla cooperativa sociale Stripes per i suoi primi 35 anni di attività) dedica un incontro SABATO 5 OTTOBRE dal titolo: “COLLABORARE. COPROGRAMMAZIONE E COPROGETTAZIONE NEI NUOVI SCENARI DI WELFARE”.
GUIDO CICERI (Direttore SER.CO.P.), STEFANO GRANATA (Presidente di Confcooperative Federsolidarietà) e CECILIA GUIDETTI (Direttrice dell’area Politiche sociali dell’IRS-Istituto di ricerche sociali) saranno moderati da FABIO DEGANI che, come responsabile dell’Area Progettazione della cooperativa sociale Stripes, porterà anche la propria esperienza sul campo. Fornendo servizi socioeducativi sul territorio, fin dall’inizio della sua storia Stripes ha avvertito l’urgenza della co-progettazione oggi così a tema. D’altra parte, solo dalla condivisione dei principi ispiratori e delle finalità ultime, i curatori di un progetto sociale riescono nello scopo sociale che si prefiggono. Pur nella distinzione dei diversi ruoli, gli interlocutori coinvolti – cooperative sociali, associazioni di categoria, Amministrazioni Regionali, Enti Locali, aziende e privati – hanno un solo modo per rispondere ai bisogni delle persone e del territorio: condividere ogni progetto fin dall’individuazione degli indirizzi strategici, così che – sapendo dove si vuole arrivare – ci si confronti insieme sulla strada migliore per arrivarci.
Tutte le informazioni su https://www.culturelink.it