Aspettando CultureLink… 9. QUANDO EDUCARE FA FIORIRE?
A tutte le età, ognuno di noi sente il bisogno di fiorire: di sentirsi realizzato, felice, di crescere in conoscenza del mondo e consapevolezza di sè. Per soddisfare tale bisogno, è necessario essere consci non solo di come siamo fatti, ma anche di tutto quello che possiamo realizzare, o diventare. Tutto può succedere se qualcuno ci aiuta a scoprire le nostre peculiarità e, così, a liberarci da certi pregiudizi e a varcare anche le soglie che sembrano lontane. Tutto può succedere, in una parola, se qualcuno ci educa: ce lo ricordano innanzitutto coloro che vivono circostanze faticose, se non addirittura drammatiche. Nelle situazioni esistenziali difficili, infatti, quando le circostanze presenti sono avverse o quelle passate influiscono negativamente sull’oggi, si capisce di più il bisogno riassuntivo di tutte le necessità che si possono avere: è il bisogno di sperare. Di fiorire, di cambiare, di rinascere, di migliorare, di crescere. CultureLink (nuovo festival di educazione, formazione, cultura e innovazione sociale, organizzato dalla cooperativa sociale Stripes per i suoi primi 35 anni di attività)parlerà di questo SABATO 5 OTTOBRE in unIA PIACENTE
incontro dal titolo: “IN OGNI SEME UN FIORE C’E’. QUANDO EDUCARE FA FIORIRE?”. MARIA PIACENTE (Direttrice della rivista Pedagogika) modererà le testimonianze di due relatori d’eccezione: ROBERTO BEZZI – Responsabile dell’Area Educativa della Casa di Reclusione di Bollate – e FRANCESCO TAGLIABUE, Produttore creativo per il cinema e la serialità tv, a lungo volontario nello stesso penitenziario. Nel numero speciale che, nel 2024, Pedagogika ha dedicato alla realtà del carcere, Roberto Bezzi scriveva così: «Quando avviene l’incontro tra la persona e l’opportunità, all’interno di una relazione educativa significativa, allora tutto può succedere. Ciò che sembrava imprevisto, se non impossibile, si realizza e le persone sperimentano nuove, sane ed appaganti dimensioni dell’adultità, scrivendo pagine nuove di biografie inaspettate». Nello stesso numero di Pedagogika, gli faceva eco Francesco Tagliabue: «In casi abbastanza numerosi, il carcere assomma senza criterio selettivo storie di persone che sanno di dover pagare perdendo in libertà, ma che non vogliono arrendersi senza tentare un riscatto». Appunto, è l’esigenza di fiorire, o rifiorire: di sperare in un imprevisto buono e possibile. È l’esigenza di ricevere un’educazione, o detto in maniera meno astratta, di godere della presenza di qualcuno che stimi così tanto il nostro destino, da spendersi per noi, da adoperarsi per il nostro futuro.
Il sopra citato incontro che CultureLink propone è dunque un appuntamento da non perdere: per tutti coloro che desiderano alimentare quella naturale inclinazione umana all’immedesimazione… cioè all’educazione.
Tutte le informazioni su https://www.culturelink.it