CULTURA NEL TEMPO LIBERO: BAMBINI AL MUSEO
DI ROSSANA GRECO E ANNARITA SANNAZZARO
Archeologhe Classiche, esperte in educazione museale, didattica dell’archeologia e archeologia sperimentale. Fondatrici di Archeoworking (Potenza)
L’articolo fa riferimento ad esperienze promosse dall’Associazione Archeoworking presso il Museo Archeologico Nazionale della Basilicata “Dinu Adamesteanu” (Palazzo Loffredo, Potenza), per vivere il museo a misura di bambino e far riflettere sull’importanza di sperimentare momenti formativi in famiglia. Si tratta di attività diversificate che si svolgono sia durante momenti istituzionali (FAMU, Giornata Internazionale dei Musei, Giornate Europee dell’Archeologia, Giornate Europee del Patrimonio, Cartelloni culturali dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Potenza) sia con una programmazione pomeridiana appositamente richiesta dalle famiglie. In questo modo il museo si configura quale luogo di incontro tra diverse generazioni, nell’ottica di un’autentica condivisione culturale. Le metodologie utilizzate, infine, stimolano la creatività per contribuire alla crescita delle conoscenze e degli interessi nei bambini, oggi troppo assorbiti dalle tecnologie.
I genitori si domandano quali siano le attività più interessanti, educative e costruttive per intrattenere al meglio i propri bambini nel tempo libero. Oltre allo sport, indispensabile per una crescita sana ed equilibrata, e lo studio di uno strumento musicale che stimola la concentrazione e lo sviluppo sensoriale, si ricercano, infatti, attività che possano incrementare la loro creatività e che, affinando il senso critico, possano condurli alla conoscenza della storia dei propri territori, ma anche di culture diverse. Un altro obiettivo è quello di limitare l’uso dei dispositivi tecnologici, invitando i bambini a partecipare ad attività interattive e creative in cui possano imparare divertendosi.
Quali sono le modalità per perseguire tale obiettivo?
Come afferma Pierre Bourdieu “Nessun adulto entra nel museo se non ne ha fatto esperienza da bambino”. Frequentare fin dalla più tenera età luoghi di cultura (biblioteche, musei, pinacoteche), infatti, può aiutare a scoprire il valore della cultura anche nel tempo libero. Agli occhi dei bambini spesso il museo, soprattutto quello archeologico, risulta un luogo polveroso, noioso, avulso dalla propria quotidianità, più adatto, invece, a tecnici, studiosi e specialisti della materia. Solo negli ultimi anni si è trasformato da un ambiente puramente educativo e pedagogico, associato alla scuola, in un luogo idoneo a far vivere esperienze piacevoli. Questi obiettivi sono perseguibili attraverso la mediazione di esperti che attuano strategie didattiche e comunicative mirate ed efficaci, rispondenti ad attuali metodologie scientifiche relative all’educazione museale.
L’elaborazione di percorsi adatti alle esigenze cognitive dei bambini, finalizzati ad una adeguata conoscenza del patrimonio culturale, può, infatti, catturare anche il loro lato più intimo ed emozionale. Attraverso la predisposizione di attività ludiche e laboratoriali, la scoperta dell’ambiente museo si trasforma in un’esperienza sensoriale che può portarli in maniera giocosa a diventare protagonisti consapevoli dell’esperienza di conoscenza.
Quali tipi di attività si possono proporre?
Si possono proporre: attività ludiche, attività laboratoriali, percorsi legati alle festività e altre azioni ludico-educative a tema archeologico o storico-artistico che ravvivano il museo, rendendolo un luogo dinamico, dove è possibile vivere esperienze di spessore.
ATTIVITA’ LUDICHE
– Museo in gioco. L’elaborazione di “schede gioco” da risolvere a tappe tramite la soluzione di quesiti e indovinelli a tema, permette ai bambini di esplorare e individuare i reperti esposti in museo. Lungo il percorso museale si dispongono postazioni per colorare, ritagliare, riprodurre graficamente i manufatti attraverso un kit di visita (activity book, memory, puzzle, labirinti, cruciverba, coding) appositamente elaborato.
– Gioco dell’Oca. La sperimentazione di giochi antichi (omilla, penthelita, gioco con le noci) e di un originale gioco dell’oca, predisposto su grandi plance, coinvolge i bambini alla ricerca dei reperti esposti in museo.
– Investigatori al museo. Partendo dall’analisi di un corredo funerario prescelto, i bambini, muniti di lenti di ingrandimento e schede didattiche, rintracciano non solo le varie tipologie costituenti un corredo funerario (armi, gioielli, forme vascolari in ceramica e metallo), ma anche l’identità del defunto, scoprendone il ruolo sociale e le attività quotidiane.
– Ludoi. Oggi gioco al museo. Un’allegra ricerca degli antichi giocattoli esposti in museo per riflettere sulle affinità e le divergenze con il modo di giocare contemporaneo. Si realizzano particolari giocattoli attraverso la manipolazione (carretti, bambole e animaletti in argilla).
– Museo – Pop up. Dopo la visita al museo, si coinvolgono i bambini nella produzione di un pop up cartonato nel quale si rappresentano i reperti esposti che li hanno maggiormente interessati e si elabora un racconto condiviso, mediante la tecnica dello storytelling.
– Compleanno al museo. Festeggiare al museo condividendo con i propri compagni di classe un’esperienza giocosa e vivendo l’emozione di aver spento la candelina in un luogo ricco di storia. Nel laboratorio si crea un manufatto a tema archeologico da portare a casa come ricordo di fine festa.
ATTIVITA’ LABORATORIALI
– Giochiamo all’archeologo. Un percorso per ricostruire il passato attraverso le testimonianze archeologiche, simulando lo scavo stratigrafico di una sepoltura, all’interno di una cassetta, e vivendo l’emozione della scoperta dei reperti.
– Dai frammenti al vaso. Un originale laboratorio di restauro: da una miriade di frammenti decorati alla ricostruzione della forma vascolare mediante il metodo degli ‘attacchi’.
– Il mio museo. Attività di musealizzazione con oggetti di recupero per creare un piccolo museo personale, riflettendo sul valore che un piccolo e semplice oggetto, come in archeologia, può essere utile a ricostruire una storia.
– Ateliers legati alle tecnologie antiche. La bottega del vasaio, sperimentare la tecnica del colombino, dello stampo e del tornio per realizzare manufatti in terracotta; Dall’intreccio al telaio, per provare i processi di lavorazione delle fibre, la filatura e la tessitura con la realizzazione di un tessuto mediante un telaio ligneo orizzontale a mano; L’arte del mosaico, ricostruire l’evoluzione degli schemi ornamentali del mosaico romano e sperimentare la tecnica esecutiva secondo il metodo diretto, seguendo le fasi di realizzazione impiegate dagli artigiani del tempo.
– Cibo e Cultura: a tavola con gli antichi. Scoprire gli alimenti che imbandivano le mense degli antichi Romani e imparare a conoscere le origini delle nostre abitudini alimentari. Si sperimenta una particolare cheesecake seguendo le indicazione di uno chef d’eccezione: Catone.
PERCORSI DEDICATI ALLA LETTURA E ALL’ARTE
– Le favole antiche. Dalla lettura ad alta voce delle opere di Esopo e Fedro prendono vita protagonisti portatori di un insegnamento ancora attuale. Ogni partecipante realizza un animaletto in argilla per dare vita ad una nuova ‘storia’.
– Che mito! Comprendere il linguaggio del mito attraverso i reperti presenti in museo, drammatizzare alcuni miti (Teseo e il Minotauro, Le dodici fatiche di Eracle, Perseo e Medusa, Bellerofonte e la Chimera) per vivere l’antica storia come fosse la propria.
– Dal testo ai reperti. La lettura dei grandi poemi classici (Iliade, Odissea ed Eneide) associata allo studio della fonte archeologica per scoprire i valori universali di un mondo antichissimo. I piccoli sperimentano un approccio con l’epica che prevede l’analisi di fonti iconiche e materiali, le cui iconografie saranno confrontate con il testo letterario. Il laboratorio creativo è finalizzato all’ideazione di manufatti ispirati alle antiche civiltà (riproduzioni su lucidi di materiale iconografico relativo ai reperti archeologici esposti nelle teche del museo).
– Riproduciamo capolavori: piccoli artisti al museo. Muniti di cavalletti, tele, tempere e pennelli i bambini dipingono i reperti più significativi esposti in museo ed organizzano una piccola mostra d’arte da condividere con le proprie famiglie.
PERCORSI LEGATI ALLE FESTIVITA’
– Magia al museo (Halloween). Dalle teche del Museo i reperti raccontano credenze e superstizioni di popolazioni antichissime. Nell’attività laboratoriale, i bambini, con la tecnica dello sbalzo, riproducono amuleti e talismani antichi come quelli in ambra e in avorio esposti nelle teche.
– Un reperto sull’albero (Natale). I piccoli visitatori scoprono le origini del Natale, festività nella quale si mescolano simboli e usanze di incerta origine e le cui radici si perdono nei secoli passati. Sono poi coinvolti in un laboratorio creativo finalizzato all’ideazione di decorazioni natalizie ispirate alle antiche civiltà. Realizzano, infatti, frutti in argilla (melagrane, fichi, pere, grappoli d’uva) da appendere al proprio albero di Natale, ispirandosi ai reperti archeologici esposti in museo.
– Atelier al museo. Mi travesto nel tempo e Maschere al Museo. Tra Archeologia e Teatro (Carnevale). Un allegro pomeriggio in museo alla scoperta del Carrus Navalis e delle origini del mascheramento con due diversi percorsi. Nel primo i piccoli sono guidati nella realizzazione di abiti romani e nella creazione di una corona di alloro. Nel secondo, invece, sono coinvolti in un laboratorio teatrale finalizzato alla drammatizzazione di maschere carnevalesche, alcune legate alle tradizioni antropologiche locali.
– Identikit femminili (Giornata Internazionale della donna). Analisi del ruolo femminile nell’antichità attraverso una particolare chiave di lettura, quale quella dell’abbigliamento e degli ornamenti personali. I bambini sono coinvolti in piacevoli atelier creativi per realizzare armille, collane, fermatrecce, fibule.
– Riti e simboli della natura che rinasce (Pasqua). Il percorso laboratoriale è legato al concetto di rinascita, inteso come risveglio della vita (rinascita spirituale, rinascita della persona) e ringraziamento per il benessere ed i frutti che la terra saprà donare nei mesi successivi. I bambini scoprono i riti propiziatori della fecondità, le feste connesse alla Primavera e alla ciclicità della natura. Riproducono in terracotta il cosiddetto ‘Uovo di Elena’ ed altri elementi a forma di uovo esposti in museo (incensieri, elementi architettonici di templi), simboli universali della rinascita del Cosmo.
– Summer School: in vacanza al Museo (Vacanze estive). Cicli di incontri settimanali legati alla metodologia archeologica, al passato del territorio e a figure di rilievo nella ricostruzione della storia locale, con laboratori di archeologia sperimentale.
Attraverso il gioco che accompagna la scoperta e si trasforma in momento di sperimentazione nelle attività laboratoriali, i bambini si avvicinano alla conoscenza del patrimonio archeologico sviluppando diverse capacità (osservazione, analisi, concentrazione, elaborazione, confronto, condivisione).
La partecipazione partecipata tra adulti e bambini dell’esperienza proposta, tenendo conto delle loro esigenze di accessibilità agli spazi museali, permette di fruire del museo in maniera attiva e di approfondire il senso di appartenenza al proprio territorio da vivere come occasione di riappropriazione civica ed arricchimento umano.
Nella attività si tiene conto dell’inclusione delle diversità, predisponendo strumenti-gioco idonei ai bambini con disabilità. Si strutturano laboratori tattili attraverso l’uso di prototipi (piccoli pannelli esplicativi delle sale, pannelli tattili di una sepoltura e di un mosaico, riproduzioni di reperti legati alla vita quotidiana come ad esempio lucerne, pesi da telaio, omilla) e si propone anche la lettura tattile di alcune epigrafi esposte.
È doveroso educare i bambini a ‘vivere’ il museo, guidandoli alla conoscenza del patrimonio culturale, con la consapevolezza che il Sapere è un bene prezioso, un possesso per sempre, parte di quel bagaglio culturale che li accompagnerà lungo il cammino della vita e che li renderà cittadini consapevoli e rispettosi.
Il feedback delle esperienze proposte è altamente positivo poiché i bambini manifestano entusiasmo nel vivere un’esperienza educativa e ricreativa non legata all’ambito scolastico, ma a momenti di condivisione con i propri genitori. Si instaura un profondo rapporto di fidelizzazione: i bambini desiderano ritornare al museo per altre attività.
In questo modo il museo diventa un luogo di incontro cittadino, un luogo di approccio al sapere che sia divertimento e creatività, un luogo valoriale di esperienze nel processo di crescita di una comunità.
Quali sussidi possono preparare a vivere il museo in famiglia? Per scoprire il valore culturale e sociale di questi luoghi amici dei bambini, i messaggi speciali che vogliono trasmettere e far sì che la visita diventi parte integrante delle attività quotidiane, si propongono:
ALCUNI CONSIGLI DI LETTURA A TEMA “MUSEO”
Al museo, Susanna Mattiangeli, Vessela Nikolova
I segreti del museo, Matthew Oldham, Annie Carbo
Costruisci il tuo museo delle antiche civiltà, Claudia Martin
Alla scoperta del Museo Egizio, Alessandro Vincenzi, Roberto Lauciello
Fuga al museo, Elaine Lobl Konisburg
Le indagini di zia Teresa. Un falso al museo, Antonio Calvani, Benedetto Zanaboni
In trappola… dentro al museo!, Escape book di Geronimo Stilton
Esplora l’arte moderna, Alice Harman, Serge Bloch
Perso nel museo, Luisa Vera
Danzando con l’arte, Teresa Porcella, Giorgia Atzeni
Museum, Javier Sàez-Castan
Facciamo una mostra fantastica!, Doro Globus, Rose Blake
Il museo delle mie cose, Emma Lewis
Kubbe fa un museo, Ashild Kanstad Johnsen
Archistoria, Magdalena Jele?ska
Il giro del mondo in 12 musei, Éva Bensard, Benjamin Chaud
La famiglia Gatti va al museo, Lucy Brownridge
Escape room. Riuscirai a scappare dal museo?, Gareth Moore, Beatriz Castro
Una giornata al museo, Christine Schneider
Piccolo Museo, Alain Le Saux
Un fantasma al museo, Alessandro Vicenzi
Sorprese al museo, Federico Appei, Francesca Carabelli
Ghiotto d’arte. Dalla vita di una tarma da museo, Christine Ziegler
Al museo, Ingela P. Arrhenius
Luna al Museo, Federica Lamonaca, Fabrizio Sclavi
Il sogno di Matteo, Leo Lionni
Miffy al museo, Dick Bruna
Il lupo investigatore al museo, Orianne Lallemand, Éléonore Thuillier
Luca al museo, Katrin Stangl, Michael Heinze
VISITA AD ALCUNI TRA I PIU’ CONOSCIUTI MUSEI ITALIANI COMPLETAMENTE DEDICATI AI BAMBINI
Muba – Museo dei bambini (Milano)
Children’s Museum (Verona)
La città dei bambini e dei ragazzi. Experience Museum (Genova)
Explora – Il Museo dei Bambini (Roma)
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
www.archeoworking.it
archeoworking@gmail.com
Facebook ed Instragram: Archeoworking
BIBLIOGRAFIA
– Branchesi L., Curzi V., Mandarano N., Comunicare il museo oggi. Dalle scelte museologiche al digitale, Skira, Milano, 2016
– Cardone S., Masi M., Il museo come esperienza educativa. Narrare, sperimentare, comprendere, valutare, Bari, 2017.
– Casalino A., Musei per bambini, Carocci Editore, Roma, 2002.
– De Curtis A. (a cura di), Il museo come laboratorio del presente. Attraverso la fiaba. I dialoghi di «C’era» ancora «una volta…», Sesto San Giovanni (MI), 2018.
– Gibbs K., Siani M., Thompson J., Musei e apprendimento lungo tutto l’arco della vita, EDISAI srl, Ferrara, 2007.
– Greco R., Sannazzaro A., Testimonianze di accessibilità nei musei e nelle aree archeologiche della Basilicata: l’attività di Archeoworking, in BTA – Bollettino Telematico dell’Arte, 28 Marzo 2024, n. 954.
– Greco R., Sannazzaro A., Museo Basilicata. Itinerari archeologici per piccoli viaggiatori, Carocci Editore, Roma, 2022.
– Greco R., Sannazzaro A., Metodologie e strategie operative dell’educazione museale in Basilicata: l’esperienza di Archeoworking, in Museologia Scientifica, Nuova Serie, 16, 2022, pp. 102-109.