Come trovare un equilibrio tra vita e lavoro: funamboli sulle lancette…
Di CRISTIAN TROPEANO
(Dottore in Psicologia del Benessere: Empowerment, Riabilitazione e Tecnologia Positiva. Appassionato di tecniche, strumenti e strategie per promuovere il benessere di individui, gruppi e organizzazioni)
Correre! È la parola d’ordine che ci guida nelle nostre giornate, sin dal suono della sveglia al mattino, fino a quando torniamo a casa la sera sui nostri divani, senza fiato e boccheggianti.
Le giornate si ripetono una dopo l’altra e riuscire ad avere sempre le forze per fare dell’altro oltre al lavoro non è sempre facile. Come ad esempio andare in palestra, nutrire le proprie passioni, o concedersi momenti di svago.
Nel 2023 il 76% dei lavoratori italiani ha sperimentato almeno uno dei principali sintomi correlati al fenomeno del burnout (BVA Doxa, 2023), tra cui sfinimento e stanchezza, irritabilità, calo della produttività e dell’efficienza lavorativa e diminuzione di motivazione ed interesse.
L’equilibrio tra vita privata e lavoro, detto anche work-life balance, non è così facile da gestire, ma è fondamentale per il nostro benessere.
Infatti, se riusciamo a trovare un buon equilibrio, al contrario, aumenterà la soddisfazione, la produttività al lavoro e diminuirà lo stress.
Purtroppo, il senso di colpa che ci dice che non abbiamo fatto abbastanza ed il continuo paragonarsi agli altri, non aiuta. Il pensiero che le persone intorno a noi stiano facendo di più e meglio ci tormenta: in metro, sulle scale, mentre facciamo colazione o pranziamo. Così perdiamo facilmente l’opportunità di gustarci questi momenti, vissuti tutti d’un fiato, per saltare all’attività dopo.
Soprattutto in una città come Milano, dove io stesso da studente e tirocinante ho sempre sentito e continuo a sentire la pressione di questo “di più”.
Si vive in una paura del vuoto; che gli artisti chiamano “horror vacui”. Ovvero, riempire più che si può la tela, senza lasciarvi spazi liberi. Così anche noi riempiamo le nostre giornate, senza lasciare momenti vuoti, per respirare.
Ma allora, in un mondo in cui viene valorizzata sempre di più la performance e i risultati, invece che la salute e lo spazio personale, come possiamo riprenderci il nostro tempo tra quelle lancette che si muovono in continuazione? Come possiamo capire di aver trovato il giusto equilibrio?
Per rispondere alla prima domanda voglio consigliarvi due strategie da seguire, che ho notato essere molto efficaci per me.
La prima è quella di non pensare mai che il nostro equilibrio debba essere uguale a quello degli altri.
Infatti, ognuno di noi ha dei ritmi ed impegni diversi, modi differenti di approcciarsi al lavoro, il quale non è sempre simile a quello di chi ci circonda. Per me è stato importante capire come io funziono meglio: so che ci sono momenti della giornata in cui sono più concentrato, ambienti che mi aiutano a rilassarmi, ho della musica particolare che mi aiuta ad essere produttivo e focalizzato…Solitamente io ho bisogno di stare su ciò a cui sto lavorando finché non porto a termine l’obiettivo e poi mi prendo del tempo per lavorare in modo più rilassato e disteso, con anche lunghi momenti di pausa. Per altri invece potrebbe essere utile avere un equilibrio continuo tra lavoro e riposo.
La seconda strategia invece è quella di imparare è stabilire dei confini. È fondamentale non portare il lavoro a casa, ad esempio, non portando il computer a letto o rispondendo ad una mail mentre siamo con la nostra famiglia. È facile lasciarsi convincere dai pensieri che ogni tanto spuntano nella nostra testa e aprire il computer per sistemare un dettaglio o finire qualche attività lasciata in sospeso. Facendo così però spezziamo i momenti in cui siamo con i nostri affetti, mettendo il lavoro sempre al primo posto, e di fatto non stacchiamo mai davvero.
Ho notato che non lavorare dopo essere uscito dall’ufficio o nei fine settimana mi aiuta a far riposare la mente e diminuisce i pensieri e le preoccupazioni riguardanti il lavoro. La mia testa è più fresca, meno stanca e stressata quando ritorno sul posto di lavoro e questo mi rende più produttivo e pronto a gestire gli imprevisti.
Questi piccoli gesti sembrano innocui, ma donano qualità sia al nostro tempo libero che al nostro lavoro e ci permettono di ricaricare le batterie.
Per quanto riguarda invece la domanda in sospeso, su come capire di aver raggiunto un buon equilibrio: possiamo trovare una risposta quando nel nostro work-life balance si raggiunge un bilanciamento del nostro tempo, adattandoci alle necessità del momento. Cosa significa? Per esempio, in alcuni periodi potremmo dover dedicare più tempo al lavoro, mentre in altri momenti, come quando si diventa genitori, le nostre priorità si sposteranno maggiormente sulla famiglia. Non esiste una formula magica che vada bene per tutte le situazioni. La giusta divisione tra lavoro e vita privata dipende dalle esigenze di ciascuno di noi e può cambiare nel tempo.
Dunque, la cosa migliore da fare è cercare di essere flessibili e ricalibrare il proprio equilibrio quando necessario. Infatti, non avrebbe senso fare una divisione perfetta del proprio tempo in due identiche metà, lasciando in una il lavoro e nell’altra tutto il resto. Questo perché ci saranno momenti in cui il lavoro richiederà più energie, in altri invece saranno la famiglia, gli amici, una nostra passione…
Come abbiamo visto, l’equilibrio è qualcosa di personale e unico per ciascuno di noi, e ciò che funziona per una persona potrebbe non essere adatto a un’altra. Ad esempio, un genitore con figli piccoli potrebbe avere necessità di un equilibrio che gli permetta di dedicare più tempo alla cura dei propri bambini, mentre chi vive da solo, o chi ha altre priorità, potrebbe trovare equilibrio dedicando più tempo alla propria carriera o ad altri aspetti della vita.
Inoltre, l’equilibrio può cambiare a seconda del periodo dell’anno o della fase della vita in cui ci troviamo. In alcuni momenti, potrebbe essere necessario più tempo per il lavoro, mentre in altri avremo bisogno di dare più attenzione alla vita privata.
L’importante è trovare il proprio equilibrio e cercare di mantenerlo. Per esempio, è fondamentale dedicare anche una parte della settimana alla socialità o a fare sport, senza farli diventare dei premi bonus che ci regaliamo solo quando abbiamo finito tutto il resto.
Hai già trovato un buon bilanciamento tra vita e lavoro? Oppure rischi sempre di perdere l’equilibrio tra il continuo muoversi delle lancette dell’orologio?
BIBLIOGRAFIA
BVA Doxa, ‘Osservatorio Annuale sul Benessere Psicologico nelle Aziende Italiane,’ BVA Doxa, November 15, 2023, https://www.bva-doxa.com/osservatorio-annuale-sul-benessere-psicologico-nelle-aziende-italiane/.