Grande successo all'Hackathon Social Innovation Campus!

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Grande successo all'Hackathon Social Innovation Campus!

Grande successo all'Hackathon Social Innovation Campus!

Meritatissimo secondo posto per i nostri studenti che dopo 32 ore ininterrotte di lavoro, dimostrando di possedere le competenze necessarie, hanno realizzato un progetto ambizioso come una città del futuro, con al centro l'individuo.


Collaborare, lavorare in gruppo, comunicare, usare le tecnologie sono solo alcune delle abilità che, unite alla sensibilità per i problemi sociali attuali, li hanno resi protagonisti dell'Hackathon MIND Milano Innovation District.

E' stata una sfida che oltre a un premio in denaro, ha fatto loro raggiungere la consapevolezza di essere giovani attivi impegnati per costruire il proprio futuro. Bravi ragazzi!!

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#ITExturefuture #itetosi #hackaton #innovazione #sostenibilità #milano


Oltre ottocento studenti hanno popolato il Social Innovation Campus in Mind

Risultato immagini per Vita logo Leggi L'articolo: http://www.vita.it/it/article/2020/02/10/oltre-ottocento-studenti-hanno-popolato-il-social-innovation-campus-in/154015/


Hanno lavorato in gruppi, ideato proposte per le città del futuro e partecipato a più di 50 incontri e laboratori nel primo Social Innovation Campus promosso da Fondazione Triulza. I giovani ancora protagonisti nelle tappe di avvicinamento alla edizione 2021


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irca 2.000 i partecipanti alle due giornate di formazione, confronto, sperimentazione e lavoro sulle ricadute sociali e ambientali nelle città del futuro dell’innovazione e delle tecnologie del primo Social Innovation Campus in MIND, promosso dalla Social Innovation Academy e da Fondazione Triulza. Oltre ottocento i giovani studenti universitari, delle superiori, leFP e IFTS provenienti da tutta la Lombardia, che hanno portato a MIND la loro vitalità ed energia, nonché le proprie visioni e proposte per costruire la città del futuro: dieci classi hanno partecipato ad un hackathon su alcuni temi cardine dello sviluppo del progetto MIND (acqua, mobilità, cultura e smart community), altre diciotto classi sono state coinvolte in visite personalizzate lavorando in gruppi, partecipato a laboratori interattivi, all’area esperienziale a agli oltre 50 incontri, workshop, lectio magistralis, presentazioni e testimonianze di cooperative, startup e imprese.

Protagonisti delle due giornate, insieme ai giovani, anche i rappresentanti del mondo accademico e della ricerca, della filantropia, dell’avvocacy per la sostenibilità, della finanza, della tecnologia e, soprattutto, del terzo settore e dell’economia civile. Per i promotori del Campus questa contaminazione tra scienza tecnologia e innovazione sociale rappresenta il futuro delle nuove generazioni e anche un nuovo paradigma economico in cui le organizzazioni del terzo settore e dell’economica civile sono chiamate non solo a svolgere ruoli convenzionali, ma anche ad impegnarsi in segmenti molto alti del processo innovativo.

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Sul coinvolgimento dei giovani, delle cooperative e delle imprese sociali si concentreranno le tappe di avvicinamento alla edizione 2021 del Social Innovation Campus previste dai promotori anche in altre aree del paese. Il primo appuntamento sarà “Hack&Go!”, l’Hackathon di Bosch e Wind Tre, in collaborazione con Fondazione Triulza e con Concept Reply, dedicato ai temi del 5G, dell’loT e della Smart Mobility. L’iniziativa è rivolta ai giovani innovatori alla ricerca di nuove soluzioni per le città sostenibili e si svolgerà il 22 e 23 aprile presso la Social Innovation Academy in MIND. A breve sarà pubblicato il bando con tutte le specifiche per partecipare e i premi, tra cui la possibilità di svolgere uno stage presso Wind Tre e Bosch Milano.


La lezione dai giovani: connessione, collaborazione e concretezza
La prima edizione del Social Innovation Campus ha voluto sperimentare come, creando contesti partecipativi e di condivisi adatti, l’innovazione sociale venga anche dal settore informale, cioè dai cittadini, dalle comunità, dalla società e soprattutto dalle nuove generazioni. I dieci team partecipanti all’hackathon del primo Campus lo hanno dimostrato dando una grande lezione di serietà, creatività, collaborazione e concretezza, sia durante le 32 ore non stop di lavoro di gruppo che nei loro dieci articolati progetti sviluppati. Oltre alla singole specificità delle loro proposte, i 220 giovani partecipanti all’hackathon hanno condiviso trasversalmente un insieme di valori e attitudini che sono il fondamento per uno sviluppo sostenibile e inclusivo in MIND e nelle città del futuro:

  • sono consapevoli dell'emergenza climatica del pianeta;
  • l’inclusione sociale e la multiculturalità non sono un problema ma un dato di fatto;
  • le tecnologie, parte del loro DNA, sono considerate un'opportunità per risolvere i problemi sociali;
  • la cooperazione è per loro sinonimo di futuro e di sopravvivenza del pianeta e delle comunità;
  • MIND è già per loro una città e nel progetto di sviluppo puntano ad un forte collegamento territoriale e alla valorizzazione delle vie d’acqua.

Social Innovation Campus Day2 101I due team vincitori dell’hackathon: Il 1° classificato è stato il team ELETTROSHOCK, dell'Istituto comprensivo Breda di Sesto San Giovanni (interclasse 4° e 5°, AR,BI,BN Istituto Tecnico Industriale), con il progetto: “Ul Casinöt Verd”. Riceve un premio di 2.500 euro. Il 2° classificato è stato il team GreenTOSI, dell’Istituto Tecnico Economico Enrico Tosi di Busto Arsizio (interclasse 4AF clil, 5AF clil, 5 AT, 4 BSFR, 4AI, 4ABI) con il progetto “CO3 – La città su misura per te”. Riceve un premio di 1.000 euro. Tutti i 10 team hanno ricevuto un premio di partecipazione: una multifunzione EcoTank 3750 gentilmente donata da Epson Italia.

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“Ul Casinöt Verd” è un progetto che si basa sul concetto di abituare, fin dall'infanzia, le nuove generazioni ad un futuro eco-sostenibile basandosi principalmente su un’istruzione attiva, innovativa e coinvolgente e prevede la creazione di un centro in MIND, completamente sostenibile grazie all'utilizzo di tecnologie all’avanguardia. “CO3 – La città su misura per te” è il frutto della comunione di tre valori che pongono le fondamenta di una comunità innovativa ed inclusiva: CO-nnessione, CO-operazione, CO-ncretezza, investendo in sistemi tecnologici che possano sostenere le attività caratterizzanti la quotidianità sociale e valorizzare i rapporti interpersonali.


l primo Social Innovation Campus è stato promosso - in partnership con Arexpo, Lendlease e Istituto Ortopedico Galeazzi - dalla Social Innovation Academy di Fondazione Triulza, il cui comitato scientifico è costituito da ricercatori di innovazione sociale di diverse Università italiane, realtà della Società Civile, Istituzioni Pubbliche, Imprese e tutti i protagonisti di MIND. Hanno condividono i valori e gli obiettivi del Campus e lo hanno sostenuto in qualità di main sponsor Coopfond, Fondo Sviluppo, UBI Banca ed Epson. L’iniziativa ha avuto il contributo di Regione Lombardia. Al programma culturale hanno collaborato numerose realtà profit, non profit e istituzionali.

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La sfida social-tech di MIND

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Leggi L'articolo - "Di Lorenzo Maria Alvaro" : http://www.vita.it/it/article/2020/02/06/la-sfida-social-tech-di-mind/153985/


Convergenza e contaminazione tra profit e non profit, trasferimento tecnologico e scienza, investimenti per l’impatto sociale e ambientale, le proposte dei protagonisti del primo Social Innovation Campus:

Il primo Social Innovation Campus è promosso - in partnership con Arexpo, Lendlease e Istituto Ortopedico Galeazzi - dalla Social Innovation Academy di Fondazione Triulza, il cui comitato scientifico è costituito da ricercatori di innovazione sociale di diverse Università italiane, realtà della Società Civile, Istituzioni Pubbliche, Imprese e tutti i protagonisti di MIND. Condividono i valori e gli obiettivi del Campus e lo sostengono in qualità di main sponsor Coopfond, Fondo Sviluppo, UBI Banca ed Epson. Con il contributo di Regione Lombardia. Al programma culturale hanno collaborato numerose realtà profit, non profit e istituzionali.

Social Innovation Campus 4La giornata di debutto del primo Social Innovation Campus in MIND ha visto una grande partecipazione di pubblico: 1500 le adesioni alle due giornante, di cui circa 600 studenti delle scuole superiori di secondo grado, leFP e IFTS.

Ci si è confrontati su progetti, applicazioni tecnologiche, proposte culturali e politiche economiche capaci di ridistribuire valore più equamente al territorio e alla società.


L’iniziativa, promossa dalla Social Innovation Academy di Fondazione Triulza, si accredita come un grande evento formativo e di contaminazione tra mondi e generazioni diverse, interessate all’impatto sociale e ambientale dell’innovazione e delle tecnologie.

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«Ci sono due elementi che abbiamo fortemente voluto in questa prima edizione del Social Innovation Campus», spiega Mario Calderini, presidente Comitato Scientifico Social Innovation Academy e Campus, «La prima è la centralità dei giovanissimi nel duplice ruolo di portatori di interessi sul futuro e di interlocutori capaci di offrire nuove soluzioni ai problemi sociali, attraverso la loro prospettiva fresca e innovatrice sui bisogni della società. Il secondo elemento è offrire al terzo settore imprenditoriale l’opportunità di dimostrare che può ingaggiarsi in progetti ad alto valore aggiunto anche attraverso la contaminazione con la tecnologia e con la scienza. In cambio il Terzo Settore imprenditoriale offre a MIND la propria capacità di trasformare le opportunità tecnologiche in modelli di innovazione inclusiva»

Dal Social Innovation Campus arrivano idee e stimoli che possono essere utili per inaugurare una nuova stagione industriale in Italia basata su un rinnovato protagonismo delle cooperative e delle imprese sociali e sulla sperimentazione di nuovi modelli di trasferimento tecnologico verso il Terzo Settore proprio in MIND, l’area milanese dove sta nascendo un ecosistema di eccellenze in ambito scientifico, tecnologico e digitale e un nuovo modello di città.

Massimo Minelli, presidente Fondazione Triulza, spiega infatti come «la nostra Fondazione ha scelto di investire sin da subito in MIND per sviluppare un nuovo approccio culturale e operativo d’innovazione sociale, creando contesti di contaminazione e di confronto, tra le realtà del terzo settore e dell’economia civile e gli stakeholder presenti nell’area, così che si possa favorire la nascita di nuovi modelli di economia sociale. Crediamo che questo processo non possa fare a meno di una forte connessione con le comunità locali e, in particolare, con le nuove generazioni se vogliamo che innovazioni tecnologiche e scientifiche diventino patrimonio di tutti».


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I protagonisti della giornata, rappresentanti del mondo accademico e della ricerca, del terzo settore e dell’economia civile, della filantropia, dell’avvocacy per la sostenibilità, della finanza, della tecnologia e gli stakeholder del progetto MIND Milano Innovation District, insieme a giovani studenti universitari e cooperatori, hanno lanciato le prime proposte concrete: creare partenariati tra profit e non profit per promuovere la convergenza tra opportunità tecnologiche e imprenditorialità sociale, sviluppare insieme nuovi strumenti finanziari in grado di misurare l’impatto e di destinare investimenti alle imprese che realmente creano valore sociale, avvicinare la scienza e la tecnologia ai cittadini per creare comunità anziché lacerazioni sociali, far leva nella crescente sensibilità verso gli aspetti sociali e ambientali dei giovani che con la loro immaginazione e le loro scelte formative, di consumo e di allocazione del risparmio, possono influenzare i modelli di business tradizionali.

«Siamo chiamati a fronteggiare problemi che non possono avere risposte facili: di fronte alle difficoltà dell’accesso alla casa, dell’accesso al lavoro da parte dei più giovani o alle conseguenze legate all’invecchiamento delle popolazione, non si tratta solo di attrarre risorse ma di trovare nuove soluzioni», è invece l’intervento di Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo, «Occorre stimolare processi di innovazione sociale che mettano insieme conoscenze e strumenti diversi per trovare soluzioni nuove e più efficaci per rispondere ai bisogni, non solo dando risorse ma anche creando nuove risorse. Fondazione Cariplo è da sempre interessata a promuovere iniziative che permettano di costruire alleanze e soluzioni innovative e di generare valore per le nostre comunità, specialmente per le componenti più fragili».

I partecipanti al Social Innovation Campus hanno potuto approfondire dalla prima giornata queste tematiche nell’evento d’apertura e nell’ambito dei numerosi workshop formativi, presentazioni, lectio magistralis e laboratori interattivi ed esperienziali che continueranno anche il 6 febbraioImportante è stato il coinvolgimento di giovani universitari, cooperatori e di 27 classi di studenti delle scuole superiori di secondo grado e IFTS: 10 di loro stanno partecipando ad un hackathon di 32 ore non stop per progettare in MIND una città inclusiva, accogliente ed efficiente per tutti che saranno presentate e premiate giovedì.

Sono intervenuti nella sessione di apertura: il professore ordinario presso la School of Management del Politecnico di Milano Mario Calderini, presidente del Comitato Scientifico del Campus e della Social Innovation Academy in MIND; Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo; Mauro Lusetti, Presidente di Legacoop e di Coopfond; Marco Menni, vicepresidente vicario Confcooperative; Pierluigi Stefanini, Presidente di Unipol Gruppo e di ASviS; Riccardo Tramezzani, Responsabile UBI Comunità di UBI Banca, che hanno dialogato con G. Sardana, giovane cooperatore partecipanti a The Economy of Francesco, e cinque studenti dell’Alta Scuola Politecnica: P. Barbato, team Wiseair, F. Pino e B. Beltrami, team Zegodi, F. Buccino e C. Di Vece, team Theralight. Giovanni Azzone, Presidente di Arexpo, Elena Bottinelli, AD dell’Istituto Ortopedico Galeazzi - Gruppo San Donato, Massimo Minelli, Presidente di Fondazione Triulza, Massimo Pizzocri, AD di Epson Italia & VP Epson Europe e Andrea Ruckstuhl, Head of Italy and Continental Europe di Lendlease, hanno lanciato obiettivi del progetto e dell’hackathon.

 


A Milano con il Social Innovation Campus la tecnologia risponde ai bisogni

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2018 06 23 I Days 2371 ©Malaka

 

Nell’area del Milano Innovation Discrit - Mind, (l’ex area milanese che ha ospitato Expo 2015), sta nascendo un ecosistema di eccellenze in ambito scientifico e tecnologico e un nuovo modello di città del futuro. Un contesto unico e un grande luogo di sperimentazione che vedrà convivere Human Technopole, il nuovo istituto di ricerca italiano sulle Scienza della Vita, la nuova casa dell’ospedale Ircss Galeazzi e il campus scientifico “Science for Citizens” dell’Università Statale di Milano. Proprio qui il 5 e 6 febbraio 2020 si terrà il primo Social Innovation Campus promosso dalla Social Innovation Academy di Fondazione Triulza, in partnership con Arexpo e Lendlease (le società che stanno costruendo il nuovo polo) e l'Istituto Galeazzi.

 

Il Campus sarà un appuntamento annuale internazionale sull’innovazione sociale e le tecnologie inclusive e sostenibili con format coinvolgenti per stimolare, non solo la partecipazione delle nuove generazioni, ma anche degli operatori del terzo settore, dell’economia civile, delle imprese e istituzioni che possono trovare nelle due giornate del Campus un interessante programma di workshop formativi, presentazioni di opportunità, momenti di confronto e di contaminazione. Un contesto per comprendere come le tecnologie possano generare impatto sociale e ambientale ed essere funzionali alla collaborazione, alla co-progettazione e alla creazione di soluzioni innovative per dar vita a città accoglienti, sostenibili ed efficienti per tutti.

Ed è proprio questo l’orizzonte per cui all’interno di questo polo d’innovazione scientifica si è dato spazio a Fondazione Triulza: mettere, insieme alle sue reti del terzo settore ed economia civile, al centro dell’innovazione i temi dell’economia sociale e dell‘impatto sociale come driver di sviluppo.

«Mind ha le potenzialità per essere il luogo dove sperimentare meccanismi di trasferimento tecnologico verso forme di imprenditorialità sociale e social tech», spiega Mario Calderini, professore ordinario presso la School of Management del Politecnico di Milano e presidente del Comitato Scientifico del Campus, «bisogna creare le condizioni abilitanti affinché si sviluppi un ecosistema d’innovazione. Il terzo settore imprenditoriale è infatti chiamato ad una nuova enorme sfida: diventare protagonista di una nuova generazione di politiche industriali capaci di ridistribuire valore più equamente al territorio e alla società, tenendo insieme inscindibilmente crescita economica e contrasto alle disuguaglianze».

2018 06 22 I Days 1970 ©Malaka

Nel caso questa scommessa funzionasse sarebbe un’operazione win-win: «Mind portandosi in casa un po’ di codice genetico dell’impresa sociale si garantisce che questa grande agorà di innovazione tecnologica non diventi un posto straniante e in cui la ricerca si disconnette completamente dai bisogni dei territori e delle comunità. Allo stesso tempo l’impresa sociale potrà sperimentare le possibilità di evoluzione in un contesto tecnologico mettendosi alla prova» spiega il professore. In assoluto se questo scambio avrà successo «diventerà un modello Paese, un laboratorio per capire se si può immaginare una nuova morfologia industriale per l’Italia», conclude Calderini.

Il Social Innovation Campus rappresenta il momento educativo e formativo del progetto culturale che Fondazione Triulza vuole sviluppare in MIND con il coinvolgimento del terzo settore, dei giovani e di tutti gli stakeholders interessati ad uno sviluppo sostenibile e inclusivo.

«Il terzo settore e la cooperazione», ha aggiunto Massimo Minelli, presidente di Fondazione Triulza, «devono diventare protagonisti di un processo di innovazione e digitalizzazione oggi frenate dalla mancanza di investimenti finanziari e dalla scarsa cultura manageriale, gestionale e digitali delle nostre organizzazioni. Al Social Innovation Campus, con il coinvolgimento di Coopfon e Fondo Sviluppo, vogliamo valorizzare e far conoscere cooperative innovative e con altri partner imprese social tech, così come tecnologie e progetti di ricerca orientati a risolvere problemi sociali e ambientali».

Lo scopo dunque è tenere insieme «la centralità della persone, il valore delle comunità, del fare insieme con lo sviluppo tecnologico scientifico», continua Minelli, «troppo spesso questi processi sono andati per conto loro creando disfunzioni e anche, in alcuni casi, doiventando probelma più che soluzione».

Il Campus è promosso, in partnership con Arexpo e Lendlease, e Istituto Ortopedico Galeazzi, dalla Social Innovation Academy di Fondazione Triulza, il cui comitato scientifico, presieduto dal professore Mario Calderini, è costituito da Università, Società Civile, Istituzioni Pubbliche, Imprese e tutti i protagonisti di MIND. Condividono i valori e gli obiettivi del Campus e lo sostengono in qualità di main sponsor Coopfond, Fondo Sviluppo, UBI Banca e Epson.

«Nei due giorni di lavoro saranno affrontate tematiche come la finanza d’impatto, l’open innovation, i data for good, le start up e il trasferimento tecnologico nel terzo settore, le imprese sociali, la misurazione dell’impatto sociale, la partecipazione attiva dei cittadini, le relazioni sociali nelle piattaforme digitali, l’innovazione contro le diseguaglianze, la sostenibilità ambientale, le tecnologie anche nell’arte e nella cultura», chiarisce Minelli. Sono previsti talk con testimonianze internazionali, workshop tematici e lectio magistralis, laboratori interattivi, un Hackathon, un’area espositiva esperienziale e un’area espositiva esperienziale.

 

"STRIPES DIGITUS LAB"

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Con un focus forte sui giovani: «Sono già più di 500 i ragazzi delle scuole iscritti cui si aggiungono 300 partecipanti», sottolinea in conclusione Minelli, «per i giovani l’idea è quella di percorsi personalizzati secondo le esigenze e gli interessi di ciascuno».

Per le scuole secondarie di secondo grado, per gli istituti di Formazione Professionale e IFTS di tutti gli indirizzi, il Social Innovation Campus si configura infatti come un’opportunità di orientamento. Sono due i percorsi previsti: il Percorso Hackathon (32 ore) dedicato alle classi 4° e 5° delle scuole secondarie di II grado, 4° anno di leFP e IFTS e il Percorso Visita esperienziale, dedicato a tutte le classi, dalle 1°, delle scuole secondarie di II grado, di formazione professionale e percorso IFTS.


"HACKATHON" Laboratori interattivi e percorsi dedicati agli studenti

Leggi l'articolo: https://www.sempionenews.it/event/mind-al-via-il-primo-social-innovation-campus/

Social Innovation Campus

27 le classi (500 studenti) delle scuole superiori di secondo grado e IFTS che hanno partecipato alla Call: 10 di loro parteciperanno ad un hackathon di 32 ore e il resto seguiranno viste personalizzati partecipando alle iniziative in programma ma anche a laboratori dedicati su guida autonoma e celle solari (JRC di Ispra), educazione fisica e deep learning (IRCCS Isituto Ortopedico Galeazzi), robotica (Stripes), arte (Fondazione Enaip Lombardia), masterplan MIND (Lendlease), competenze trasversali (Umana). 

Il primo Social Innovation Campus è promosso –  in partnership con Arexpo, Lendlease e Istituto Ortopedico Galeazzi –  dalla Social Innovation Academy di Fondazione Triulza, il cui comitato scientifico è costituito da ricercatori di innovazione sociale di diverse Università italiane, realtà della Società Civile, Istituzioni Pubbliche, Imprese e tutti i protagonisti di MIND. Condividono i valori e gli obiettivi del Campus e lo sostengono in qualità di main sponsor Coopfond, Fondo Sviluppo, UBI Banca ed Epson. Al programma culturale hanno collaborato numerose realtà profit, non profit e istituzionali.

 

Tutto pronto per il primo Social Innovation Campus, promosso da Social Innovation Academy di Fondazione Triulza ed ospitato a MIND

Rho – Promosso dalla Social Innovation Academy di Fondazione Triulza, il primo Social Innovation Campussi svolgerà il 5 e il 6 febbraio in MIND – Milano Innovation Distric, l’area dove sta nascendo un ecosistema di eccellenze in ambito scientifico, tecnologico e digitale e un nuovo modello di città del futuro. Dedicato nella sua prima edizione al tema “Shared City: dal gioco alla realtà“, coinvolgerà in momenti di confronto, di formazione e anche di gioco le giovani generazioni, realtà del terzo settore e della filantropia, cooperative e imprese profit, università e centri di ricerca, mondo della finanza, istituzioni. Una due giorni di lavoro e di contaminazione tra generazioni e mondi diversi per ragionare sull’impatto sociale e ambientale dell’innovazione e delle tecnologie.

Il Social Innovation Campus prenderà il via alle ore 10.00 di mercoledì 5 febbraio, con l’introduzione del professore ordinario presso la School of Management del Politecnico di Milano Mario Calderini, presidente del Comitato Scientifico del Campus e della Social Innovation Academy in MIND. Parteciperanno all’evento di apertura Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo; Maurizio Gardini, Presidente di Confcooperative e di Fondo Sviluppo; Mauro Lusetti, Presidente di Legacoop e di Coopfond, Letizia Moratti, Presidente di UBI Banca e Pierluigi Stefanini, Presidente di Unipol Gruppo e di ASviS, che dialogheranno con giovani universitari e cooperatori sui temi che le nuove generazioni pongono per un futuro sostenibile.

Nella sessione di apertura dieci classi delle scuole secondarie di II grado conosceranno le sfide che dovranno risolvere nelle 32 ore non stop dell’hackathon del Social Innovation Campus grazie agli interventi di  Giovanni Azzone, Presidente di Arexpo,  Elena Bottinelli, AD dell’Istituto Ortopedico Galeazzi, Gruppo San Donato, Massimo Minelli, Presidente di Fondazione Triulza, Massimo Pizzocri, AD di Epson Italia & VP Epson Europe, e Andrea Ruckstuhl, Head of Italy and Continental Europe di Lendlease.

 

Testimonianze internazionali e presentazioni di opportunità

Arriva da Londra Indy Johar, architetto di Dark Matter Laboratories che parlerà della grande transizione che dovremo affrontare nei prossimi anni, tra le economie dell’automazione, della decarbonizzazione e del benessere. Giancarlo Caratti, Head of Intellectual Property and Technology Transfer Unit, European Commission – Joint Research Centre Brussels, anticiperà al Campus le nuove politiche, strategie e programmi UE per il trasferimento tecnologico e l’innovazione sociale.

Sempre il 5 febbraio sarà presentato in anteprima “Road to 2022: i nuovi percorsi di valore di Get it!” il programma di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore che coniuga innovazione sociale, open innovation e impact investing. Bosch e Wind 3, in collaborazione con Fondazione Triulza, lanceranno “Hack&Go! 5G – IoT – Smart Mobility”, l’Hackathon per giovani talenti universitari alla ricerca di soluzioni innovative per la città del futuro sostenibile. Genera SpA illustrerà il 6 febbraio i nuovi programmi per supportare lo sviluppo di progetti e imprese cooperative innovative.

Workshop formativi e lectio magistralis

Numerose le attività formative sui temi dell’innovazione, delle tecnologie e dell’impatto sociale nel profit e non profit. Il 6 febbraio UBI Banca organizza il workshop “Un passo oltre: l’impatto sociale come misura del cambiamento“, rivolto alle cooperative e imprese profit. Fondazione Cariplo si focalizzerà su “Innovazione per lo Sviluppo: open innovation, tecnologie, capacity building per il terzo settore orientato al cambiamento organizzativo”. Assimoco affronterà invece il tema delle Società Benefit e il modello BCorp, partendo dall’imperativo della sostenibilità e del futuro del business.

La Federazione Lombarda BCC approfondirà il rapporto tra cooperazione è innovazione. Una due giorni di approfondimenti anche sulla logica economico-aziendale dell’impatto sociale, sul rapporto tra relazioni sociale e piattaforme tecnologiche e tra le politiche per l’innovazione e le politiche per il sociale grazie alle lectio magistrali di G. Fiorentini, Università Bocconi di Milano, I. Pais, Università Cattolica di Milano, e M. Sobrero, Università di Bologna. I giovani potranno inoltre partecipare a simulazioni di colloqui individuali, curate dagli operatori di Umana.

Progetti di sostenibilità e innovazione

Cooperative, imprese sociali innovative e start up, attraverso le loro testimonianze e il racconto dei proprio progetti, faranno vedere come le innovazioni e tecnologie si possono concretizzare in ricadute sociali e ambientali. Tutto questo accadrà nelle due giornate nel Caffè Cooperativo, promosso da Coopfond – Legacoop e Fondo Sviluppo – Confcooperative, e nello Cariplo Space, con progetti sostenuti da Fondazione Cariplo, Fondazione Social Venture GDA e Cariplo Factory, e durante la mattinata di giovedì nell’ambito della tappa in MIND del Salone CRS e dell’Innovazione Sociale.

A partire dal racconto di esperienze concrete nel workshop di Epson si approfondirà il rapporto tra tecnologie e sostenibilità; nell’incontro di Fondazione Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale e Fondazione Enaip Lombardia Scuola di Restauro di Botticino si parlerà delle tecnologie e delle indagini scientifiche al servizio dell’arte; mentre dall’esperienza di Città Metropolitana di Milano, ATO, Gruppo CAP e si parlerà di economia circolare nel servizio idrico integrato.

Area esperienziale, istinti e pregiudizi

Un elemento caratterizzanti del Campus sarà la possibilità di sperimentazione emozioni: un’area esperienziale dedicata ospiterà i racconti immersivi e i visori di realtà virtuale di Joint Research Centre – Commissione Europea di Ispra, di Gruppo Cap e MM, della Federazione Trentina della Cooperazione.  Il talk “Istinto e Sviluppo Sostenibile” di TAXI1729, promosso da UBI Banca e FDduF ci porterà alla scoperta dei nostri più antichi automatismi di giudizio e di decisioni.


"NELL’EX AREA EXPO" Tecnologie interattive e non profit: «Mind», ecco il campus dei ragazzi

I ragazzi dei licei durante i laboratori del Social Innovation Campus (foto Maule)


"Sono arrivati i ragazzi dei licei per partecipare ad attività e laboratori per promuovere la convergenza tra opportunità tecnologiche e imprenditorialità sociale. L’iniziativa è stata promossa dalla Social Innovation Academy di Fondazione Triulza"

 

Il lato umano della tecnologia, le ricadute sociali dell’innovazione. Per guardare con un occhio diverso alle città del futuro, si è aperta ieri, e proseguirà oggi nell’ex area Expo, il primo Social Innovation Campus di Mind. Un grande evento formativo e soprattutto di contaminazione tra mondi e generazioni diverse, con una partecipazione oltre ogni aspettativa: 1500 persone, di cui 600 studenti delle scuole superiori.

Una due giorni per riportare l’attenzione agli effetti dei cambiamenti generati dal progresso tecnologico. Creando partenariati tra profit e non profit per promuovere la convergenza tra opportunità tecnologiche e imprenditorialità sociale. L’iniziativa è stata promossa dalla Social Innovation Academy di Fondazione Triulza. Un confronto su progetti, applicazioni tecnologiche, proposte culturali e politiche economiche capaci di ridistribuire valore più equamente al territorio e alla società. «Da qui si parte per raccogliere idee e stimoli che possono essere utili per inaugurare una nuova stagione industriale in Italia, basata su un rinnovato protagonismo delle cooperative e delle imprese sociali e sulla sperimentazione di nuovi modelli di trasferimento tecnologico verso il Terzo Settore», spiegano i promotori. Il Social Innovation Campus nasce proprio all’interno di Mind, l’area milanese dove sta nascendo un ecosistema di eccellenze in ambito scientifico, tecnologico e digitale e un nuovo modello di città.

 

6 febbraio 2020 | 08:05 - "Stefano Landi"


Mind, ecco il primo Social Innovation Campus: formazione, incontri ed esperienze immersive

Mianews Milano

https://mianews.it/2020/01/29/mind-ecco-il-primo-social-innovation-campus-formazione-incontri-ed-esperienze-immersive/

Promosso dalla Social Innovation Academy di Fondazione Triulza, il primo Social Innovation Campus si svolgerà il 5 e il 6 febbraio in MIND – Milano Innovation Distric , l’area dove sta nascendo un ecosistema di eccellenze in ambito scientifico, tecnologico e digitale e un nuovo modello di città del futuro. Dedicato nella sua prima edizione al tema “Shared City _dal gioco alla realtà”, coinvolgerà in momenti di confronto, di formazione e anche di gioco le giovani generazioni, realtà del terzo settore e della filantropia, cooperative e imprese profit, università e centri di ricerca, mondo della finanza, istituzioni. Una due giorni di lavoro e di contaminazione tra generazioni e mondi diversi per ragionare sull’impatto sociale e ambientale dell’innovazione e delle tecnologie. Tra le iniziativae un’area esperienziale dedicata ospiterà i racconti immersivi e i visori di realtà virtuale di Joint Research Centre – Commissione Europea di Ispra, di Gruppo Cap e MM, della Federazione Trentina della Cooperazione.
Il Social Innovation Campus prenderà il via alle ore 10 di mercoledì 5 febbraio, con l’introduzione del professore ordinario presso la School of Management del Politecnico di Milano Mario Calderini, presidente del Comitato Scientifico del Campus e della Social Innovation Academy in MIND. Parteciperanno all’evento di apertura Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo; Maurizio Gardini, Presidente di Confcooperative e di Fondo Sviluppo; Mauro Lusetti, Presidente di Legacoop e di Coopfond, Letizia Moratti, Presidente di UBI Banca e Pierluigi Stefanini, Presidente di Unipol Gruppo e di ASviS, che dialogheranno con giovani universitari e cooperatori sui temi che le nuove generazioni pongono per un futuro sostenibile. Nella sessione di apertura dieci classi delle scuole secondarie di II grado conosceranno le sfide che dovranno risolvere nelle 32 ore non stop dell’hackathon del Social Innovation Campus grazie agli interventi di Giovanni Azzone, Presidente di Arexpo, Elena Bottinelli, AD dell’Istituto Ortopedico Galeazzi, Gruppo San Donato, Massimo Minelli, Presidente di Fondazione Triulza, Massimo Pizzocri, AD di Epson Italia & VP Epson Europe, e Andrea Ruckstuhl, Head of Italy and Continental Europe di Lendlease.
Il ‘campus’ prevede testimonianze di ospiti internazionali, workshop formativi e lectio magistrali, testimonianze di imprese, progetti di sostenibilità e innovazione. Un elemento caratterizzanti del Campus sarà la possibilità di “sperimentazione emozioni”: un’area esperienziale dedicata ospiterà i racconti immersivi e i visori di realtà virtuale di Joint Research Centre – Commissione Europea di Ispra, di Gruppo Cap e MM, della Federazione Trentina della Cooperazione. Il talk “Istinto e Sviluppo Sostenibile” di TAXI1729, promosso da UBI Banca e FDduF ci porterà alla scoperta dei nostri più antichi automatismi di giudizio e di decisioni. Per i laboratori interattivi e percorsi dedicati agli studenti sono, 27 le classi (500 studenti) delle scuole superiori di secondo grado e IFTS che hanno partecipato alla Call: 10 di loro parteciperanno ad un hackathon di 32 ore e il resto seguiranno viste personalizzati partecipando alle iniziative in programma ma anche a laboratori dedicati su guida autonoma e celle solari (JRC di Ispra), educazione fisica e deep learning (IRCCS Isituto Ortopedico Galeazzi), robotica (Stripes), arte (Fondazione Enaip Lombardia), masterplan MIND (Lendlease), competenze trasversali (Umana).
Ingresso libero. Obbligatoria l‘iscrizione al sito https://sicampus.org/


I Professionisti di domani crescono a MIND

MIND, ovvero come stimolare la creatività, la curiosità e la voglia di conoscenza dei ragazzi nell’immaginare gli spazi, le attività, le professioni, la vita, il lavoro e le persone del nuovo distretto milanese che sta nascendo.

Il progetto Mind Education:

Laboratori di robotica con Stripes Digitus Lab

Immaginare la città del futuro

"La staffetta tra le università milanesi"

La giornata tipo della professione del futuro.

 

 

 

 

 

 

 

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Là dove c'era la stalla di Cascina Triulza ora c'è la Social Innovation Academy

 

IL FOGLIOdi Paola Bulbarelli

Qui l’articolo completo : Social Innovation Academy_Il Foglio 10 ottobre

 

Là dove c'era la stalla di Cascina Triulza ora c'è la Social Innovation Academy

MIND, Milano Innovation District, il parco della scienza, del sapere e dell’innovazione che occupa l’area che ha ospitato Expo, vede ora la nascita di Social Innovation Academy, promossa da Fondazione Triulza.

 

I 17 Sunstainable Development Goals dell’Onu costituiscono il framework del programma dell’Academy.