I pre/post scuola non sono semplici momenti di attesa ma sono dei tempi educativi reali e importanti, in cui i bambini e le bambine possono vivere esperienze autentiche e significative.

Spesso, proprio in questi momenti, i bambini e le bambine si raccontano con più spontaneità, cercano uno sguardo, una parola, un gesto che faccia sentire loro al sicuro, lontano dai ritmi frenetici della giornata scolastica, dove possono imparare a stare insieme in modo libero, a rilassarsi a condividere.

L’educatore e l’educatrice in questi contesti educativi non sono solo presenza: ma sono punti di riferimento, ascolto, continuità tra casa e scuola.

Curare l’accoglienza nel pre/post scuola significa dare valore anche ai tempi “di mezzo”, ai momenti più piccoli, ma spesso più veri.

Ecco tre strategie che possiamo utilizzare quando operiamo in questo contesto educativo:

  • IL BUONGIORNO CHE RASSICURA
  • PICCOLI SPAZI, GRANDI LEGAMI
  • PAROLE CHE UNISCONO.

IL BUONGIORNO CHE RASSICURA: Il servizio di pre/post scuola è spesso considerato un tempo di “attesa”, ma in realtà, per i bambini e le bambine è il primo vero passaggio della giornata, quello in cui lasciano la famiglia, affrontano il distacco e iniziano a orientarsi in un nuovo spazio. Proprio per questo è importante che il pre-scuola non sia solo accoglienza logistica ma un tempo educativo pensato e curato, perché all’arrivo i bambini e le bambine portano con sé ancora il sonno, le emozioni del risveglio e a volte un piccolo nodo in gola. Iniziare con ritmi lenti e attività rilassanti li aiuta a sentirsi contenuti e pronti ad affrontare il resto della giornata. Una musica leggera in sottofondo, angoli con giochi tranquilli e ripetitivi  ( ad esempio: costruzioni, letture, materiali sensoriali, disegno libero), un piccolo rituale  d’ingresso condiviso: tutto questo  crea continuità emotiva tra casa e scuola.

PICCOLI SPAZI, GRANDI LEGAMI: Dopo una giornata di scuola, i bambini e le bambine arrivano spesso carichi di emozioni, stanchi e molte volte ancora immersi in quello che hanno vissuto durante la giornata. Il momento del post-scuola diventa così una preziosa occasione per decomprimere, rielaborare e ritrovare equilibrio. Allestire uno spazio morbido e accogliente, con materiali liberi, semplici e familiari (libri, costruzioni, angoli creativi, oggetti naturali), aiuta i bambini e le bambine a regolare i propri tempi, ad ascoltarsi e a tornare in contatto con sé stessi. Ed è proprio in questi momenti  che nascono le conversazioni più autentiche: un bambino o una bambina che racconta, un altro che osserva , un gesto che rivela un bisogno dal più piccolo al più grande. l post-scuola, se vissuto con intenzionalità educativa, può diventare uno spazio di relazione profonda , dove il “fare” lascia spazio all’ “essere”.

PAROLE CHE UNISCONO: Il rapporto con le famiglie si costruisce nei piccoli gesti quotidiani: uno sguardo, una parola, un saluto che dice “ti vedo e vedo tuo figlio o tua figlia”. Nel pre/post scuola anche solo pochi minuti di scambio autentico all’ingresso o all’uscita possono fare la differenza: creano fiducia reciproca e danno valore alla relazione educativa. Una frase semplice, ma sincera come “oggi ha sorriso, tanto mentre leggeva un libro  con un compagno” oppure “ oggi ha preferito giocare con….” Racconta al genitore  qualcosa che spesso non si vede, e che fa bene al cuore, permette ai genitori di inserirsi in quei momenti che il proprio figlio o la propria figlia vivono. A volte bastano poche parole ma sentite per aprire un canale vero, dove adulti ed educatori ed educatrici camminano insieme.

 

RICORDA:

Il pre/post scuola non è solo un “servizio”!

Il pre/post scuola non è solo un “servizio di appoggio” o un modo per coprire gli orari di lavoro delle famiglie. È un tempo educativo, vero spesso sottovalutato, ma incredibilmente ricco di possibilità. In quei momenti prima che suoni la campanella o dopo che la scuola è finita i bambini e le bambine vivono un tempo libero, quel tempo libero che permette di sviluppare autonomie, relazioni e socialità e che permette loro di essere sé stessi. 

In questo spazio educativo possono:

RALLENTARE soprattutto dopo la corsa del mattino o la stanchezza del pomeriggio;

RACCONTARSI anche solo con uno sguardo o un gesto;

SCEGLIERE IN AUTONOMIA con chi stare e come stare;

COSTRUIRE LEGAMI anche con bambini e bambine di diversa età o con figure educative diverse da quelle che vedono durante il giorno.

A cura di Giorgia Sbernini


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