Ci troviamo in un momento dell’anno in cui facciamo un bilancio del tempo trascorso e ci proiettiamo in ciò che accadrà nel prossimo futuro.
I bambini e le bambine, e noi con loro, hanno affrontato tanti cambiamenti ma altrettanti ne dovranno affrontare.
I mutamenti e le transizioni sono sempre dietro l’angolo e fanno parte della vita quotidiana, soprattutto per i bambini e le bambine in questa tenera fascia di età.
Molti bambini e bambine, sia nei contesti educativi sia a casa, faticano a superare i momenti di transizione. E, spesso, questa fatica si traduce in comportamenti ed emozioni per noi adulti a volte faticosi da regolare.
Con il nuovo anno educativo, per esempio, alcuni bambini inizieranno l’esperienza del nido, altri faranno un passaggio dalla loro attuale sala ad un’altra, mentre altri lasceranno il nido per affrontare una nuova avventura alla scuola dell’infanzia.
Ecco quindi che vi proponiamo un approfondimento e qualche consiglio utile sui cambiamenti e come affrontarli.
I bambini piccoli vivono i cambiamenti in modi diversi a seconda della loro età e fase di sviluppo. Inizialmente, i bambini molto piccoli possono avere difficoltà con i cambiamenti di routine, esprimendo disagio attraverso pianto, rabbia o protesta.
Con la crescita, sviluppano una maggiore comprensione del tempo e iniziano a fare domande sul mondo che li circonda. La fase dei “terribili due anni” vede un aumento dell’autonomia e della ricerca di indipendenza, che può manifestarsi con comportamenti di rifiuto e opposizione.
È importante che gli adulti supportino i bambini durante queste transizioni, offrendo stabilità, comprensione e spazio per esprimere le proprie emozioni.
Ecco alcuni punti chiave su come i bambini piccoli vivono i cambiamenti:
Reazioni emotive:
I bambini piccoli possono reagire con forti emozioni come rabbia, paura o tristezza di fronte ai cambiamenti, soprattutto se inaspettati o improvvisi
Difficoltà con la routine:
I cambiamenti nella routine quotidiana, come l’ora di andare a dormire o il cambio di ambiente, possono essere particolarmente difficili da gestire per i bambini piccoli
Bisogno di rassicurazione:
I bambini piccoli spesso cercano rassicurazione e conforto dai genitori o dalle figure di riferimento durante i periodi di cambiamento.
Sviluppo dell’autonomia:
La crescita porta a un desiderio di maggiore autonomia e indipendenza, che può manifestarsi con comportamenti di rifiuto o opposizione.
Adattamento:
Nonostante le difficoltà iniziali, i bambini hanno una notevole capacità di adattamento e possono imparare a gestire i cambiamenti con il supporto e la comprensione degli adulti.
L’importanza del gioco:
Il gioco permette ai bambini di esplorare, elaborare e adattarsi a nuove situazioni in modo sicuro e creativo.
Comunicazione:
È fondamentale che gli adulti prestino attenzione al linguaggio del corpo e ai comportamenti dei bambini, che possono essere segnali di disagio o difficoltà nel gestire il cambiamento.
Empatia:
Sviluppare empatia e comprendere i sentimenti dei bambini è essenziale per supportarli durante le transizioni.
Facciamo qualche esempio di momenti di passaggio a casa: alzarsi al mattino, prepararsi e vestirsi, uscire di casa, salire in auto e farsi allacciare il seggiolino, scendere dall’auto, entrare al nido e alla scuola dell’infanzia (così come uscire), accettare di tornare a casa dopo essere stati al parco, rincasare dopo una visita dai nonni, spegnere gli schermi, smettere di giocare per cenare.
Ecco altri esempi che interessano il nido: il distacco dai genitori durante l’ingresso, la difficoltà nel ricongiungimento all’uscita, il cambio di spazi tra un ambiente e un altro. Sono tutte esperienze di transizione tra due contesti, situazioni, persone differenti che possono destabilizzare bambini e bambine.
Vediamo quali sono i principali momenti di passaggio, come ci possiamo comportare in questi casi e che tipo di supporto possiamo dare a bambini e bambine per accompagnarli, accompagnarle nelle transizioni e alleggerire le fatiche.
A noi adulti, i momenti di passaggio sembrano semplici. Però durante le transizioni tanti bambini e bambine possono sperimentare fatica ed esprimere emozioni di frustrazione, rabbia, agitazione, ansia che possono manifestarsi con urla, pianto, protesta, opposizione, lancio degli oggetti, inibizioni, azioni aggressive.
Bambini e bambine in questi frangenti, soprattutto nella fascia 0-3, non hanno ancora sviluppato la capacità di comunicare a parole, e utilizzano il comportamento per lanciare dei segnali. Il comportamento è un messaggio: bambini e bambine stanno esprimendo la loro fatica nella transizione attraverso comportamenti provocati dalle emozioni che sperimentano in questi frangenti.
I momenti di passaggio al mattino
Le dinamiche del mattino: c’è il risveglio, il cervello cambia funzionamento, le onde cerebrali si modificano, i sistemi corporei si attivano. Viviamo una transizione unica: scendere dal letto, mettersi in moto per andare in bagno, lavarsi, fare colazione, tornare in bagno per lavare i denti, vestirsi, uscire di casa. Sono tante azioni in sequenza. E poi c’è il tema della fretta: al mattino siamo tutti di corsa, cerchiamo di stringere i tempi per uscire e tanti bambini e bambine patiscono questo senso di pressione che noi adulti imponiamo perché dobbiamo andare a lavorare. Infine, la questione del distacco e della separazione. Bambini e bambine, quando capiscono la routine del mattino, comprendono che lo svegliarsi e la sequenza di situazioni che si susseguono per prepararsi ad uscire sono il preludio della separazione dai genitori. Il bambino, la bambina, sa che stiamo andando al nido, sa che dovrà salutare il genitore, vivrà un distacco. Dal punto di vista emotivo la separazione può causare fatica, i piccoli hanno un dispendio di energia elevato per attraversare questi momenti.
I momenti di passaggio la sera
Un altro momento di passaggio faticoso per i genitori è la sera. Quando è ora di andare a dormire si susseguono diverse routine prima del sonno. Anche in questo caso è bene prestare attenzione al tema della separazione: andare a dormire significa per un bambino, una bambina, separarsi da mamma, papà, fratelli e sorelle. Staccarsi dal gioco, da un momento di compagnia. In età prescolare il momento del sonno e del passaggio all’addormentamento può essere faticoso sia a livello emotivo, sia fisico. C’è un cambiamento nella neurofisiologia: il bambino, la bambina ha bisogno di rallentare, modificare il proprio ritmo per potersi approcciare al momento del sonno.
La creazione di routine prevedibili
Le routine offrono maneggiabilità, prevedibilità, possibilità di suddividere le azioni per step. È importante cercare di aderire il più possibile a queste routine, a prescindere dalle fatiche che bambini e bambine possono sperimentare.
I momenti di passaggio nei contesti 0-3
Nei contesti educativo le transizioni sono innumerevoli. A partire dall’ingresso al fino all’uscita pomeridiana, abbiamo una serie di momenti di passaggio caratterizzati da cambiamenti di ambienti, persone che si relazionano ai bambini/e, proposte educative, routine. Alcuni bambini e bambine possono provare fatica perché il cambiamento di scenario sfida la capacità di riorientare il loro funzionamento nella nuova situazione. I piccoli faticano a modificare il comportamento a seconda dell’ambiente, della proposta educativa, della persona.
Consigli per accompagnare i bambini nei momenti di passaggio
Proponiamo alcune strategie educative di ampio respiro che possono aiutarti ad accompagnare bambini e bambine durante le transizioni. Si possono adattare sia nei contesti educativi, sia a casa.
Capire quali sono i momenti di passaggio più faticosi
Osserviamo bambini e bambine nella quotidianità. Cerchiamo di rintracciare in modo trasversale le ridondanze e le situazioni che generano fatica e individuare cosa c’è di diverso rispetto alle situazioni di cambiamento che non generano fatica. Questi aspetti ci possono fornire utili e importanti informazioni per dirigere la nostra azione educativa e il supporto per attraversare le transizioni. Ogni caso è a sé, non esistono ricette universali. Possiamo ricavare spunti e orientamenti a partire dall’osservazione.
Elaborare l’aiuto concreto
Dopo aver osservato pensiamo dei possibili aiuti che supportino i bambini e le bambine. In linea generale è importante preavvisare i bambini/e delle transizioni e o cambiamenti. Diamo un avviso al bambino e alla bambina per aiutare a comprendere il momento di passaggio e orientare nella percezione del tempo. L’importante è accompagnarli/le senza diventare pressanti.
Creare una relazione e dare un aiuto individuale
Un altro aspetto importante dei momenti di passaggio e o cambiamento è connettersi a livello relazionale col bambino e la bambina: può essere importante un sorriso, uno sguardo empatico, un tocco dolce magari sulla mano per avere l’attenzione del bambino/a e dare un rimando su ciò che sta accadendo e ciò che accadrà.
Non lasciamoci prendere dall’ansia
Durante la fase di accompagnamento nei momenti di passaggio e cambiamento è importante per noi adulti rimanere centrati. Se trasmettiamo ansia e pressione a bambini e bambine, si sentiranno a disagio. Rimaniamo in equilibrio. Se sappiamo che un bambino, bambina ha bisogno di più tempo per la transizione, anticipiamo i tempi degli avvisi e muoviamoci con maggiore distensione per non causare ansia.
Siamo umani, anche durante i momenti di passaggio o cambiamento
Se il bambino, la bambina, nonostante tutto il nostro aiuto fa comunque fatica e ha un momento di sregolazione, il nostro compito è supportare e dare al bambino, alla bambina, la possibilità di esprimere la sua emozione. Quando il piccolo si sarà calmato, possiamo mettere parole sull’accaduto.
Essere accoglienti nei confronti di bambini e bambine è importante, anche se non riusciremo ad agire sempre questi atteggiamenti perché ci sono situazioni che ci mettono alla prova. Non dobbiamo essere perfette e perfetti. È meglio essere nella possibilità di accompagnare i bambini e le bambine sapendo che ci sarà quella volta in cui non ce la facciamo, perdiamo la pazienza. Ma va bene, siamo umani. L’importante è poi riparare la rottura relazionale.
A cura di Susanna Serati
SITOGRAFIA:
https://percorsiformativi06.it/i-momenti-di-passaggio…/