L’ambientamento è un momento particolarmente delicato nella vita del bambino e della famiglia; rappresenta un periodo di transizione da un ambiente conosciuto ad un altro, con spazi e ritmi diversi, animato da nuove persone a cui riferirsi, nuovi amici da conoscere, con cui iniziare a creare legami significativi.
Questo momento di transizione porta tanto il bambino quanto la famiglia a riorganizzare il loro rapporto creando tempi, ritmi e modi diversi di stare insieme.
Per questo affinché questa riorganizzazione sia emotiva che gestionale non sia stressante ma vissuta con serenità da tutti, è molto importante che l’ambiente, la sua organizzazione, i momenti di gioco e di cura, siano conosciuti a fondo dal bambino e dai genitori che si affacciano a questa nuova esperienza così che diventino nel tempo pratiche familiari, comprensibili e riconoscibili.
L’ambientamento è un tempo dedicato a costruire un legame tra il bambino, i genitori, gli altri bambini, le educatrici… e l’ambiente educativo; ed è anche un tempo che facilita e promuove la conoscenza reciproca e le relazioni tra bambini appena arrivati e bambini già frequentanti.
L’ambientamento è un tempo in cui si avviano nuove relazioni affettive e sociali, ed avviene il “distacco” dalla famiglia.
Potremmo descriverlo come un percorso in cui tutti i soggetti coinvolti e tutte le azioni pensate e praticate permettono ai bambini e alle bambine di facilitare il distacco temporaneo dai genitori e di “familiarizzare” con il nuovo contesto che li accoglie.
Lo snodo fondamentale dell’ambientamento è in relazione proprio a ciò che richiama alla sua origine, cioè la fase di separazione dai genitori, spesso in particolare dalla mamma, come momento delicato e da accompagnare con cura e gradualità.
Separazione, sovente vissuta come il primo vero distacco, che deve essere facilitata da alcune attenzioni come per esempio
– sostenere ed aiutare l’espressione dei vissuti e delle emozioni del genitore e del bambino; – favorire la conoscenza degli ambienti e l’organizzazione del nido così da farli propri e abituarsi a diversi spazi e tempi;
– conoscere e osservare le azioni di cura e costruire un dialogo ed i primi accordi tra i genitori ed il nido.
Durante l’ambientamento le bambine e i bambini conoscono e piano piano cominciano ad interiorizzare i ritmi e i tempi che caratterizzano la giornata nel nido: imparano a comprendere cosa avviene prima e cosa dopo, conoscono l’ambiente, le educatrici e, un poco alla volta, tutto il personale. In questo senso la collaborazione delle educatrici con il genitore (o familiare) presente è fondamentale poiché permette ai bambini di sentirsi in un ambiente accogliente, sicuro, facilitante i processi di esplorazione, sperimentazione e prima socializzazione con i pari e i nuovi adulti.
Infatti i bambini che si trovano in una nuova situazione hanno bisogno della presenza affettivamente significativa e pertanto rassicurante del genitore. Solo così potranno esplorare serenamente il nuovo contesto, dirigendosi gradualmente verso spazi, oggetti, educatrici e bambini, nell’ordine che preferiscono. I bambini già frequentanti sono una risorsa preziosa e accolgono i bambini neo-arrivati.
Il periodo dell’ambientamento è anche per il genitore un tempo significativo sia affettivamente, sia organizzativamente.
E’ la fase di distacco dal proprio bambino che, non di rado, smuove forti emozioni e sentimenti; una fase che chiede al genitore di “dare tempo”, di “sostare” per esserci, per accompagnare piccoli passi di autonomia del bambino. I giorni di presenza nel servizio richiedono al genitore anche un particolare sforzo di conciliazione con i tempi di lavoro ma questo “investimento” permette poi di “guadagnare tempo” e benessere successivamente.
In questo periodo l’educatrice si “insinua” in un rapporto di attaccamento che il bambino ha già attivato con i propri genitori e viceversa.
Nel momento in cui bambini e bambine cominciano il periodo di ambientamento al nido l’educatrice diventa il loro riferimento in uno spazio fisico ed emotivo diverso da quello familiare.
Il processo di attaccamento inizia sin dal primo giorno e si costruisce con il tempo. Le attenzioni affettive di cui ha necessità il bambino nel momento in cui si stacca dalle figure genitoriali sono lo strumento per farlo sentire coinvolto e protetto.
Nel momento in cui bambini e bambine manifestano gioia e serenità nell’ingresso al nido e nel vedere le educatrici, i genitori si sentono gratificati e motivati.
Se invece bambini e bambine mostrano difficoltà nel superare il distacco dalle figure familiari e nell’entrare in un ambiente ancora poco conosciuto il senso di empatia, le motivazioni, le rassicurazioni dell’educatrice devono essere il rinforzo positivo per poter procedere nel percorso in modo sereno ed efficace.
Da qui l’inizio del rapporto affettivo tra educatrice e bambini e tra educatrice e famiglie: l’inizio di una straordinaria avventura.
Per accompagnare bambini e bambine nell’attraversare il periodo dell’ambientamento ecco alcuni albi illustrati da poter condividere con loro.

A cura di Susanna Serati

 


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